Novara - Grande partecipazione di pubblico all'Albergo Italia di Novara, per la serata organizzata dal consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Ivan De Grandis con la collaborazione dell'associazione Patria e Libertà, per affrontate il tema delle pensioni d'oro combattute proprio dal partito di Giorgia Meloni anche nelle sedi parlamentari. "Ad un anno esatto dalla presentazione di "Profugopoli" il libro sul business che ruota intorno all'accoglienza dei richiedenti asilo, il direttore Giordano è tornato nella nostra città con l'importante tema delle pensioni e vitalizi, che non possono che pesare come un macigno in un momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo - spiega il Capogruppo di FdI in Provincia De Grandis, che con Giordano ormai vanta un rapporto consolidato - come amministratori locali vediamo ogni giorno le difficoltà in cui si trovano i nostri cittadini e non è possibile far finta di nulla davanti a questa situazione, sopratutto per noi che consideriamo la politica una passione e non una professione. Sapere é un nostro dovere e un nostro diritto. E non è vero che non cambia mai nulla, come dice qualcuno. Anzi, quello che sta facendo Mario Giordano per gli italiani non è solo lodevole, perché possiamo tranquillamente definirlo eroico".
Nella sua presentazione Giordano ha spiegato come, ancora oggi, nonostante tutte le battaglie moralizzatrici di questi anni, sia possibile andare in pensione a 55 anni con 5000 euro al mese, oppure riscuotere un assegno per 66 anni pur avendo lavorato soltanto 3 anni, ricevere un vitalizio da 1.317.805 euro intascando pure il sussidio di disoccupazione, cumulare tre pensioni ed essere nominati presidente delle autostrade…
"Basta appartenere a una delle fortunate categorie che mese dopo mese continuano a prosciugare le nostre tasche e il futuro del Paese", ha spiegato il direttore del Tg4, chiamando in causa non solo i politici, ma anche i giornalisti, i 17.318 sindacalisti favoriti da speciali leggi-vergogna, i banchieri, i magistrati, gli alti papaveri e i prelati. "Pensate che il Fondo clero dell’Inps ha accumulato un buco di oltre 2 miliardi. E 60 miliardi di buco li ha invece accumulati il Fondo delle Ferrovie dello Stato, che con i nostri soldi generosamente paga pensioni da 13.000 euro al mese. Perché tutto ciò non cambia? Semplice: perché i Vampiri sono nei posti che contano. Comandano loro. E, per di più, continuano ad accumulare altri incarichi e altro potere. Così fanno quello che vogliono: in Puglia è stata approvata una legge regionale che di fatto aumenta gli assegni pagati agli ex consiglieri".
Per l'On. Gaetano Nastri, intervenuto alla serata, "su questo tema Fratelli d'Italia ha una posizione chiara e netta, che è stata formulata da Giorgia Meloni non appena questo Parlamento ebbe a insediarsi. La proposta-Meloni prevedeva un tetto e un ricalco con criteri contributivi la parte che eccede il tetto di 10 volte la pensione minima INPS: 4950 euro. Sotto questa soglia non si tocca nulla, per la parte che supera la soglia si mantiene quanto corrisponde agli effettivi contributi versati. Insomma, se qualcuno è contro le “pensioni d’oro” ( e non parlo solo dei parlamentari, ma anche dei grandi manager) questo qualcuno è Fratelli d’Italia. La situazione non è più accettabile e posso permettermi di dirlo io perché sono entrato in Parlamento con una mini-riforma già pienamente attuata, con una pensione calcolata con il sistema interamente contributivo".
Sollecitato dal Consigliere De Grandis, non sono mancati il dibattito e le domande all'autore. Anche qui, Giordano non ha risparmiato cifre, nomi e cognomi, suscitando indignazione, ma anche frequenti applausi a scena aperta da parte del pubblico, che a fine serata lo ha stretto in un affettuoso abbraccio di selfie e autografi, esaurendo in pochi minuti tutti i libri disponibili.