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On. Galli (FI): Meglio una regione insubre fuori da Milano e Torino

Novara - "Con riferimento all’ iniziative in corso per  accorpare la provincia del VCO e ultimamente anche quella di Novara alla vicina Regione Lombardia - afferma l'on. Daniele Galli (Forza Italia) - discussione in atto ormai da vari anni,   che ha sempre trovato  ostilità   da parte delle due Regioni  e anche  da parte dell’ attuale proponente Novarese   che mai aveva sottoscritto tali  iniziative o partecipato  alla discussione in merito apportando la benché minima idea, circa la  costruzione di possibili alternative amministrative  alla gestione dei  ns. territori , è bene precisare alcune considerazioni: sganciarsi da una regione in quanto, forse a torto  considerati marginali per agganciarsi a un'altra regione  ove inevitabilmente subiremo la stessa sorte, non risolverà  certamente le problematiche di questi territori. Qualora ciò succedesse pensiamo solamente ai problemi indotti dall’adeguamento legislativo  delle ns. amministrazioni comunali  alle normative lombarde  assai diverse da quelle piemontesi, Se ciò  poi fosse,  quali sono le garanzie reali che la Lombardia garantirebbe alle nuove province? Se tali non ci fossero, sarebbe solamente un’inutile dispendioso  salto nel buio. Si ricorda che il 7 agosto 2012  è stata presentata a mio nome alla Camera dei deputati la proposta di legge per l’ istituzione  di una nuova regione l’Insubria, cuscinetto tra Lombardia e Piemonte tendente a accorpare aree omogenee che condividono caratteristiche morfologiche, geografiche, culturali, economiche, linguistiche e storiche, i loro cittadini hanno sviluppato una propria comune identità, un comune senso di appartenenza alla medesima comunità con  un'università  identificativa che li accomuna. Ciò  coinvolgerebbe i territori attualmente facenti parte delle  province di Novara, Verbano Cusio Ossola (VCO), Pavia, Vercelli, Varese, Como, Lecco e Sondrio, Il fatto costituirebbe un  ente regionale  attorno ai  tre milioni di abitanti , ma consentirebbe ed è assai importante un organismo  amministrativo moderno  sviluppato su basi di massima efficienza ove l’incidenza dei costi amministrativi/personale e altro sarebbero assai più efficienti che in Lombardia e di risulta consentirebbe anche la soluzione del problema provincie, lasciato a metà dalla demenziale riforma Del Rio. In conclusione: non serve spostare il controllo amministrativo di provincie suddite da Torino a Milano  ma  affrontare  con efficienza un nuovo  assetto amministrativo nazionale partendo da un esempio possibile l’Insubria".