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Gay Pride Novara: le differenti posizioni di Sermais e sen. Nastri

Novara - Due posizioni nette e distinte sul tema tanto dibattuto in queste ore a Novara: il non patrocinio da parte del Comune di Novara al Gay Pride in programma a fine maggio in città. L'associazione Sermais afferma: "Il Comune di Novara ha scelto di non patrocinare il primo Pride novarese, previsto per il prossimo 26 maggio, a differenza di quanto deliberato da Regione Piemonte e Provincia di Novara. Il Sindaco ha deciso così di allinearsi alla posizione di altre amministrazioni, che a Genova come in Regione Lombardia e a Trento, hanno scelto di mettere in discussione il supporto ad una manifestazione globale, che da decenni mobilita milioni di cittadini in ogni angolo del globo, in difesa dei diritti della comunità LGBTQIA+. Di questo siamo dispiaciuti e preoccupati, soprattutto per le parole usate dall’Amministrazione Canelli nel motivare questa scelta. È inaccettabile che in una democrazia liberale matura un’istituzione definisca “folkloristica” e “inutile”una manifestazione che ha il merito internazionale di dare protagonismo e voce a comunità troppo spesso vittime di violenze e oppressioni. Una manifestazione non è mai inutile, soprattutto se poggia su conquiste civili e culturali ancora lontane da raggiungere. Una manifestazione però non può bastare e su questo ci sentiamo di rassicurare l’Amministrazione: l'impegno insieme a Novara Arcobaleno per una città più aperta e attenta ai diritti delle minoranze né comincia né si concluderà il 26 maggio prossimo. Il lavoro nelle scuole, i laboratori culturali, i momenti di confronto e approfondimento pubblico continueranno con ancora più vigore e sostegno, al netto della scelta incondivisibile della giunta Canelli. Il Pride è solo una tappa di questo progetto di cambiamento e crescita collettivo. Per questo siamo orgogliosi di contribuire a donare alla città il suo primo Pride e per questo invitiamo tutte le famiglie e tutte le organizzazioni della società civile del territorio a unirsi a noi e scendere in strada il prossimo 26 maggio".

"Era scontato che la decisione dell’amministrazione comunale di Novara di non concedereil patrocinio al Gay Pride in programma il 26 maggio avrebbe suscitato la reazione della sinistra e dei soliti radical-chic. Fratelli d’Italia appoggia in pieno la scelta del sindaco Canelli": così il sen. Gaetano Nastri, il consigliere regionale Giuseppe Policaro e il gruppo consiliare di Fdi (Angelo Tredanari, Edoardo Brustia, Ivan Degrandis, Maurizio Nieli e Vittorio Colombi). "Per noi di Fratelli d’Italia il problema non si poneva neppure – aggiunge Nastri – Il nostro partito difende la famiglia tradizionale, quella composta da padre, madre e figli. Il Gay Pride rappresenta, a nostro giudizio, una spettacolarizzazione di un modo di essere e quindi è legittimo essere contro questa spettacolarizzazione senza per questo essere tacciati di omofobia".  "Fratelli d’Italia è contro ogni discriminazione nei confronti degli omosessuali, delle lesbiche, dei transgender ma non per questo rinuncia ai propri ideali» conferma Policaro. "Gli organizzatori facciano pure il loro corteo – affermano i consiglieri di Fdi – E’ un loro diritto e nessuno glielo toglie. Ma è altrettanto diritto di un’amministrazione comunale non voler essere parte di questa cosa. E’ vero che Provincia di Novara e Regione hanno dato il loro patrocinio, ma evidentemente non hanno altro a cui pensare".