Novara - «Dimissioni immediate e nomina di un commissario straordinario», questa la richiesta dell’ex presidente di ATC, Giuseppe Genoni, in merito alle vicende che hanno coinvolto il presidente attuale, Luigi Songa. «Ci sono ragioni di opportunità e tra queste rientrano i richiami al fascismo, gravi e di pessimo gusto e sufficienti per fornire un quadro di chi la Giunta Cirio, dopo ben sei mesi, ha pensato di indicare alla presidenza di un Ente così importante per il territorio». «Ci sono poi motivazioni di merito e sono ancora più gravi: l’Ente è alla paralisi. Manca il direttore generale, cessato con il vecchio CdA. Il sostituto, se tutto va bene, arriverà a settembre, dopo un anno! Al suo posto poi è stato nominato quale facente funzioni Fabio Martelli, in quanto dirigente più anziano. Una scelta fuori luogo, perché ha un contenzioso aperto con l’Ente, oltre ad aver dimostrato (in passato ha già ricoperto il ruolo di direttore facente funzione) di non avere adeguate competenze manageriali. In ultimo le dimissioni del dirigente dell'area economico-finanziaria che lasceranno senza presidio per mesi l’attività più delicata e vulnerabile dell’Agenzia».
«Non si può ignorare, inoltre, la strategia che Songa vuole dare ad ATC e il quadro diventa davvero allarmante. Con il nuovo avvio agli ennesimi “tavoli” con gli assegnatari morosi si sta compiendo un grave errore politico, che va contro la legge e mette a repentaglio il già precario equilibrio finanziario dell’ente. I tavoli non hanno portato i risultati attesi: lo sanno tutti anche se si nascondono dietro il falso pretesto dello “scopo sociale” di ATC. Vengono però tenuti in vita, e fatti lavorare molto lentamente, perché consentono ai Comuni (in particolare a quello di Novara) di ritardare le pronunce di decadenza, con il risultato di rinviare sine die il pagamento delle ingenti somme di cui sono debitori verso l’ATC».
«In questo quadro, se si vanno a vedere i legami di partito che uniscono il presidente Songa e il Vice sindaco del Comune di Novara Caressa, entrambi di Fratelli d’Italia, viene da pensare ad un conflitto di interessi a favore del Comune di Novara e a discapito di ATC e questo sarebbe inaccettabile. Per fugarlo è sufficiente rispondere a semplici domande: sono dovute, o no, le somme richieste da ATC a fronte della “solidarietà” posta a carico dei Comuni per le morosità successive alla richiesta di decadenza? Se non sono dovute, quali sono le motivazioni previste dalla legge? Se sono invece dovute, perché non si procede, anche parzialmente, al pagamento?».
«Queste le ragioni per le quali è necessaria la nomina immediata di un commissario straordinario, che abbia le competenze per far fronte e gestire la grave situazione in cui si trova l’Ente e possa supplire all’assenza ancora prolungata del direttore generale e, nell’indipendenza del suo ruolo, fornisca risposte obiettive e compia le azioni necessarie a tutela dell’ATC».