Novara - “Oltre 4 miliardi di euro spesi dai piemontesi sulle piattaforme fisiche nel 2022 secondo gli ultimi dati sulla in gioco d’azzardo di stato. Un numero esorbitante che restituisce la dimensione dell’emergenza nella nostra regione. Se non bastasse si aggiunge l’impennata della crescita della spesa: +71% dal 2020 al 2022 contro una media nazionale del 60%” dichiara il consigliere regionale e segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi (foto). “Dati che avrebbero dovuto convincere la destra che governa il Piemonte che cancellare, nel 2021, la legge 9/2016 a favore di una norma liberalizzatrice è stato un errore. Invece - sottolinea il consigliere Dem - ieri in consiglio regionale, la maggioranza ha liquidato in pochi minuti anche la legge di iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico che avrebbe ristabilito una situazione di equilibrio. Un testo sostenuto da una petizione che ha raccolto 12mila firme e promosso da Libera Piemonte, Acli, Arci, Gruppo Abele, sindacati e associazioni”. Sbagliare è umano, perseverare… “La destra di governo decide consapevolmente di non mettere al centro la salute dei cittadini e bensì gli interessi economici di chi gestisce il gioco” denuncia Rossi. “La revisione della norma che ha riportato le lancette al 2016 è stata una scelta scellerata che determina un costo sociale che pagano soprattutto le famiglie più fragili. Non c’è stato modo di fermare questa follia targata Lega, ma avallata da tutta la destra, nonostante la mobilitazione di associazioni, fondazioni antiusura, sindacati, movimenti cattolici, Sindaci di vari schieramenti politici, sia di centro sinistra che di centro destra. Non ci diamo per vinti e metteremo questo tema, la difesa della salute dei piemontesi e delle tante famiglie che ogni giorno vivono il dramma della dipendenza da gioco, al centro della nostra campagna elettorale” conclude il segretario.