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Giovani di Forza Italia, il Ventennio e la Legge Fiano

Novara - Legge Fiano;: ll testo ha scatenato subito molto polemiche. Apertamente ostile De Felice Marco, il Cav.re Roberto Gili e la dott.ssa Francesca Riga (commissario Giovani Forza Italia). "Vietato punire l'apologia di fascismo" nero su bianco consegnato alla Commissione Affari costituzionali ed esposto nell’intervento di Riga presso la facoltà di Scienze Politiche della Bocconi, una presa di posizione che ha avuto larghi consensi. "Non ha accezione il reato di opinione - afferma Riga - un conto sono le intimidazioni o l'istigazione al terrorismo, un altro le idee che si possono confutare, ma non inibire. A questo punto si dovrebbe istituire il reato di apologia di comunismo. Le idee non si processano".

In settimana, i ragazzi, sono andati a Salò a visitare la mostra itinerante "Museo della Follia. Da Goya a Bacon" a cura di Sgarbi, realizzata da Cesare Inzerillo, Sara Pallavicini, Giovanni Lettini, e Stefano Morelli e lunedì la coordinatrice ha fatto un intervento durante il corso di “Scienze politiche e sociali”, a Torino, insieme a Gili, il quale ha parlato di "totalitarismo da operetta”, “inopportuna – secondo Gili - e promossa da un ebreo che deve guadagnarsi un posto sicuro in lista per la rielezione a costo di calpestare la memoria di due milioni di ebrei deportati nei gulag siberiani e kazaki. Legge che colpisce, per evidente contrasto politico, i due che sono ormai solo memoria storica, salvaguardando quello che è stato il responsabile delle più grandi stragi della storia: il comunismo".

“E’ da questa inscoscienza che non può che partire la ferma e disincantata consapevolezza della relatività delle idee - interviene De Felice - Assolutamente ogni idea è da storicizzare. Le priorità, i valori, i codici di condotta e la morale comune originano in un contesto sociale, storico, terminato. Ho condiviso molte documentazioni anche sui vari social poiché informazione significa cultura, ovvero un emendato funzionamento dello Stato, significa aver cittadini che mostrano il loro assenso a valori di libertà e democrazia. Questa è partitocrazia che ha preso i peggiori spunti dal fascismo di cui si dissocia rendendoli illegali, mentre, le cose buone - fatte nell’era fascista - non sono state ripetute minimamente.Questa è la realtà mascherata di una democrazia che va smascherata, che poi viviamo in un mondo che cancella i governi di ieri, in cui sembra normale farlo come se provare a manipolare la realtà fosse all’ordine della democrazia”. 

I giovani di Forza Italia giovedì si recheranno a Predappio, dove hanno organizzato un’esposizione sul fascismo e faranno visita all’ex Casa del Fascio. Una provocazione di Riga che si chiede se questa legge vale anche per i simboli. «Non c’è un angolo di Italia in cui non si può notare: dai quartieri alle strade, agli acquedotti… città intere. Il fascismo non si può cancellare: c’è stato e ha fatto così tante cose che sarebbe impossibili eliminarle tutte. E non solo quelle che si vedono. Suggerirei intelligenza - afferma - prima di eliminare importanti testimonianze dal duplice valore. Quello di un regime certo, ma anche di un' architettura di qualità. Un disprezzo per la cultura e per la civiltà italiana che ognuno di noi dovrebbe vedere con preoccupazione. Una democrazia forte non ha paura dei simboli del passato, non cancella ne ritocca i monumenti”.

De Felice con il gruppo ha raccolto testimonianze e documenti su tutto ciò che aveva rappresentato l’opposizione alla dittatura, un archivio sugli eventi che vanno dalla fine della prima guerra mondiale all’inizio del secolo successivo. “Il fascismo è un fatto storico e non si cancella con una legge - continua Riga - Bisogna fare investimenti culturali per spiegare a tutti, in particolare ai giovani, le cause per cui è sorto e si è sviluppato nel Ventennio il regime totalitario”.