Novara - “Sono contento che da parte dei presidenti Pdl delle Province piemontesi si proponga una razionalizzazione delle attuali otto circoscrizioni, seguendo una proposta che ho depositato in Parlamento due mesi fa”. Così l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, commenta l’annunciata proposta di riduzione delle province piemontesi.
Infatti, proprio Nastri ha depositato a Montecitorio, lo scorso 14 ottobre, una proposta di accorpamento delle Province di Novara, Vercelli, Biella e Vco in un solo grande ente, con oltre 900mila abitanti, in grado di assicurare servizi più efficienti a costi più contenuti.
“Da tempo stavo studiando questa proposta – dice il deputato azzurro – perché la soppressione totale delle Province, con legge costituzionale, mi pare un obiettivo a lunga scadenza e non facile da conseguire. Inoltre, a mio avviso è utile un ente intermedio tra Regione e Comuni, ma razionalizzando le Province esistenti che in pochi anni sono aumentate di numero in modo sproporzionato. La proposta del governo Monti, che indebolisce questi enti, mi pare altrettanto inadeguata e di difficile attuazione. Pertanto spero che la mia proposta di razionalizzazione sia estesa a tutte le aree del paese”.
“Ma non è il momento di continuare con le parole – prosegue Nastri - i cittadini vogliono giustamente fatti. Credo che i piemontesi avranno tutto da guadagnare da Province autorevoli, in grado di gestire servizi di area vasta con forti economie di scala rispetto alla situazione attuale. Pensiamo al ciclo delle acque o a quello dei rifiuti, alla manutenzione e al miglioramento delle strade, alle politiche del lavoro e per le attività produttive. Tutti settori dove una grande Provincia può fare molto di più di quanto riescano a fare i piccoli enti singolarmente. Voglio dare pubblicamente atto al presidente Sozzani di essere riuscito ad anticipare, con lungimiranza, questa tendenza, anche grazie agli accordi con la Province di Biella e Vercelli. E’ questa la giusta direzione, che verrebbe rafforzata dalla mia proposta di legge”.
Inoltre, per concorrere a uno snellimento degli organi e al taglio dei costi della politica, la proposta indica in 40 il numero dei consiglieri complessivi del nuovo ente.
“Naturalmente il riordino delle Province – conclude Nastri – porta con sé l’accorpamento di tutti quegli organismi statali e regionali collegati. A questo compito provvederanno rispettivamente il governo e la Regione. Si prevede anche l’abolizione dei Consorzi di bonifica e l’attribuzione delle funzioni alla nuova Provincia. Analogamente avverrà per i compiti ora svolti dagli enti parco regionali, le cui competenze sono anch’esse trasferite alla Provincia. Si configura dunque un ente complesso, una sorta di mini-Regione, in grado di agire su diversi settori”.