Share |

I controlli del geologo della Provincia

Interventi di Locarni (Lega Nord) e Rossi (Pd)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Gian Carlo Locarni (Lega Nord): "Mi permetto di intervenire sull’articolo, ottimo e centrato, che un noto tri-settimanale ha pubblicato in merito alla figura del geologo in forza alla Provincia di Novara, mettendo in evidenza l’ipocrisia politico amministrativa del Partito Democratico provinciale. Sottolineando la grande professionalità del dipendente pubblico, come i vari incarichi a Lui assegnati certificano, non posso non sottolineare come sia vero che la politica non debba interferire con le scelte dirigenziali. Detto questo non si capisce allora come gli stessi amministratori democratici si siano dimenticati degli strali e dei comportamenti sopra le righe, urla in consiglio provinciale, quando attaccavano la precedente amministrazione sullo spostamento del geologo stesso. Sottolineando la puerile scusa del presidente dell’inutile provincia (così come declinata con il riordino degli enti locali e rafforzando il nostro convincimento nel non partecipare all’elezione di detto ente) il quale si limita ad un alquanto imbarazzante: Io non c'ero. Vorrei inoltre sottolineare come alcuni degli attori le passate proteste a firma PD, sieda ancora sui banchi del consiglio provinciale e come il consigliere delegato all’ambiente, membro del direttivo provinciale dello stesso partito,  faceva della “questione morale” una bandiera invalicabile. Ebbene l’articolo in questione smaschera l’assordante silenzio e, a mio dire, la completa dimenticanza di dover sostenere la questione morale almeno che la stessa questione non serva a fini propagandistici. Se non fosse già abbastanza evidente la doppia morale esposta da costoro in base alle situazioni, vorrei ancor più sottolineare di non aver percepito ( ma come molti del resto) alcuna affermazione o presa di posizione nemmeno dal consigliere regionale del territorio,in forza al PD ,il quale visto i suoi trascorsi in un’associazione territoriale che dei problemi ambientali e dei connessi risvolti si è sempre occupato concretamente sembra, il condizionale rimane d’obbligo, oggi leggermente disattento. Se tutto questo si può tradurre nell’ennesimo capitolo chiarificatore del “non fare” da parte di costoro (come dimenticare che solo dopo il grido d’allarme dei cittadini e delle associazioni ambientaliste, si sono ricordati della questione discarica di Barengo) pende sul nostro futuro l’applicazione del nuovo progetto di piano sui rifiuti urbani a livello regionale che se non adeguatamente emendato, non mi risulta dal PD alcuna azione in tal senso, sarà vincolante in negativo per i prossimi anni al territorio in toto. Aspettando la scrittura di un nuovo capitolo, d’ipocrisia amministrativa, invito a seguire il prossimo convegno che si terrà in quel di Fara Novarese in merito al futuro e ai progetti con relative prospettive per la linea ferroviaria Novara-Varallo se non fosse che uno degli ospiti di spessore, tal Balocco cuneese doc nonché assessore regionale ai trasporti rimane reo della chiusura della stessa linea in questione ovvero: cui prodest come nella Medea di Seneca. La risposta resto certo non vi sarà ma l’azione del PD avrà un sussulto morale concreto o rimarrà aleatoria come i vari percorsi certificano?"

«E' necessario trovare una soluzione positiva in tempi brevi in merito alla vicenda del geologo in capo alla Provincia di Novara e al suo impiego nel controllo e nella verifica in ambito ambientale sul nostro territorio». Il Consigliere Regionale Domenico Rossi, interviene sulla vicenda, riportata dagli organi di informazione, relativa al dipendente della Provincia di Novara trasferito nel 2011 dal settore ambiente a quello viabilità e ad oggi, di fatto, impossibilitato ad offrire la propria opera presso le Forze dell'ordine in qualità di ausiliario di Polizia Giudiziaria. «Da tempo mi occupo di cave e annesse criticità, in particolare il tema del ciclo dei rifiuti, e nelle prossime settimane presenterò la nuova legge regionale sulle attività estrattive che, peraltro, conferisce alle Province e non più nei Comuni la funzioni di controllo; non solo, già con il decreto Reschigna, in discussione in questi giorni, la funzione di autorizzazione e controllo sul tema delle cave passerà alle Province: settore che, dal mio punto di vista, pertanto, dovrà essere potenziato» spiega Domenico Rossi. «Proprio la verifica dei siti estrattivi, da sempre – prosegue il consigliere Regionale - rappresenta una delle criticità del settore e per questo motivo il gruppo del Partito Democratico, allora in minoranza, sollevò nel 2011 il caso dello spostamento de geologo presso altro servizio». Al netto delle considerazioni di natura tecnica e delle oggettive difficoltà delle Province resta un principio da salvaguardare: «Non possiamo abbassare la guardia su un settore che ha dimostrato più volte negli anni di essere a rischio sotto molti punti di vista, da quello ambientale a quello delle infiltrazioni mafiose» precisa il consigliere Democratico. «Se non è possibile pagare il dipendente nelle funzioni di ausiliario di Polizia Giudiziaria allora che torni in organico presso il settore ambiente dove potrà svolgere attività di controllo per la Provincia. Anche alla luce del protocollo di legalità per il controllo e il monitoraggio delle cave della provincia di Novara - ricorda il consigliere - è opportuno mettere a disposizione le migliori risorse e professionalità per affrontare problemi tanto complessi. Questa situazione - conclude Rossi - può essere un'opportunità per potenziare il settore ambiente della Provincia e, nello specifico, la funzione dei controlli. Su tale presupposto mi sono già confrontato con il Presidente Besozzi che mi ha rassicurato spiegando che sta lavorando a una soluzione del problema».