Novara - Il movimento giovanile di Forza Italia Novara lancia la campagna “Il Diritto di Vivere”: un’iniziativa finalizzata non soltanto a sensibilizzare, ma ad agire contro la abietta piaga dei canili lager. A partire dal 13 novembre prenderà il via la raccolta firme per chiedere ai Presidenti del Senato e della Camera, ai Ministri della Salute e dell’Ambiente una effettiva ed inflessibile applicazione delle normative vigenti per una tutela concreta degli animali e dei loro diritti. I ragazzi chiedono che i Comuni si occupino con maggiore attenzione del risanamento dei canili esistenti, troppo spesso fatiscenti e inadeguati a ospitare centinaia di animali, oltre che della costruzione di canili sanitari e di nuovi rifugi, e diano puntuale attuazione ai piani di controllo delle nascite di cani e di gatti; che i Servizi Veterinari dell’A.S.L. pongano verifiche rigorose sulla rispondenza dei canili alle normative vigenti e sulle condizioni di detenzione dei cani.
“La Legge 281 del 1991 stabilisce che sono le autorità locali, Comuni e A.S.L.i responsabili della gestione del randagismo sul territorio: la normativa però viene troppo spesso disattesa – ricorda la coordinatrice Francesca Riga – Le norme vengono fatte per essere applicate”.
La mappa del degrado dei canili lager attraversa tutta l’Italia, ogni regione ha i suoi “scheletri”. Purtroppo, qualsiasi mercato illecito è possibile se viene gestito senza controlli. Una storia che è sotto gli occhi di tutti. Storie vergognose dove gli attori sono tanti: amministratori comunali, forze dell’ordine, veterinari, Asl. E, a volte, anche criminalità organizzata. Ma è una storia di cui si parla poco perché il silenzio conviene a tutti. A chi non deve impegnarsi a risolvere il problema e a chi, su questo problema, continua a lucrare”.
Tra i canili lagher, la leadership del movimento giovanile ne ha segnalato uno in Provincia di Novara e ha affidato le indagini al corpo forestale. Si segnala pertanto con gratitudine la professionalità e l'efficienza del personale in servizio ed in particolar modo il Comandante la stazione del Corpo Forestale dello Stato di Borgolavezzaro Vincenzo Rizzo, il quale ha preso a carico con professionalità e competenza l’incombenza.