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I giovani di Forza Italia e le vaccinazioni obbligatorie

Novara - Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama, la basilare riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10 (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C,anti-pneumococco e anti-rotavirus). Abbassate le sanzioni ai genitori che non vaccinano e rimosso il riferimento al rischio della perdita di patria potestà. I Giovani di Forza Italia (Novara) non contestano la validità dei programmi di vaccinazione e lo testimoniano dimostrando che la nostra legislazione regionale è basata sulla pertinenza di eseguire i vaccini che hanno raggiunto elevati livelli di copertura in Piemonte, ma chiedono di applicare un modello basato sul consenso informato, sull’adesione consapevole e un metro di valutazione dello stato di salute dei migranti all’ingresso nel Paese con monitoraggio nei centri di immigrazione e dei comuni. Un approccio di dialogo e condivisione attraverso strumenti e pareri autorevoli. Nei giorni scorsi Gianluca Colletti (sindaco di Castelletto Monferrato) e Riga Francesca, leader del gruppo Giovani Forza Italia, insieme ai ragazzi novaresi, hanno parlato con esperti che hanno risposto alle domande e ai dubbi più reiterati sui vaccini dando informazioni approfondite sul tema. Stabiliti anche degli incontri presso le Facoltà di Medicina (Novara e Torino) a Settembre per discutere nella compresenza di un interesse, non altrimenti tutelabile, della salute del singolo e della collettività, i ragazzi hanno contattato diversi servizi educativi per l’infanzia all’adempimento dell’obbligo vaccinale e hanno chiesto riguardo alle vaccinazioni obbligatorie minor costi per il recupero dei non vaccinati e di quelli derivanti dagli ragguardevoli adempimenti previsti a carico del sistema organizzativo regionale. Riga aveva chiesto che i vaccini entrassero nelle farmacie per aumentare le coperture e agevolare le campagne di profilassi. Ovvero, che in accordo con l’autorizzazione ai medici, si somministrassero i vaccini presso le farmacie aperte al pubblico, in spazi idonei sotto il profilo igienico sanitario e avvalendosi della collaborazione di infermieri o assistenti sanitari, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ciò è stato previsto da un emendamento al decreto vaccinazionia firma di tre senatori di Forza Italia: D’Ambrosio Lettieri, Mandelli (presidente dell’Ordine dei farmacisti) e Rizzotti. La coordinatrice novarese chiede inoltre trasparenza, identificazione di funzioni e di competenze senza che si modificano azioni che pregiudicherebbero la tracciabilità delle responsabilità, portando a disorientamento tra gli operatori della salute. Una forte campagna di informazione per le famiglie, altro punto del nuovo progetto dei Forzisti con il rilancio del dialogo tra Asl e famiglie al fine di fornire ulteriori informazioni. In queste settimane il coordinamento giovanile distribuirà dei depliant e delle brochure informativi con la descrizione dell'entità delle malattie, le possibili conseguenze di tali malattie, la possibilità di prevenirle con la vaccinazione (e quale vaccino è disponibile, le sue caratteristiche di sicurezza ed efficacia)... Una vera e propria comunicazione a tappeto con volantini e locandine, che verranno distribuite in varie università, nelle ATS, nei Centri nascita e negli studi dei pediatri. Degli strumenti di condivisione, per Colletti e Riga, verso una nuova opinione, un dialogo con i cittadini mirato ad un target preciso: genitori e futuri genitori e pediatri. I ragazzi di FI Giovani Novara chiedono inoltre interventi di salute pubblica per ridurre il rischio di patologie infettive che devono avere sia una prospettiva nel breve periodo (occupandosi dei migranti appena giunti in Italia e ospitati nei Centri di accoglienza) sia una a lungo termine (rivolgendosi alle persone che si sono stabilite e cominciano a integrarsi nel nostro Paese). Tra le prime misure rientrano: un sistema di sorveglianza e di allerta precoce per chi arriva nel nostro territorio; criteri che consentano la diagnosi precoce di eventuali patologie e una continuità di cura. Si ringrazia la Dottoressa Laura Cognolato, mediatrice linguistica ed interprete per la gentile collaborazione.