Novara - Riceviamo e pubblichiamo un commento di Davide Bono (consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle) sulla vicenda Giordano: "Dopo l'Assessore alla Sanità, Caterina Ferrero, arrestata per le indagini sul bando dei pannoloni e l'apertura dell'emodinamica di Chivasso, dopo le intercettazioni sull'Assessore Casoni e lo scandalo GEC-bolli auto, oggi la Giunta Cota aggiunge un'altra pesante tegola sul suo sgangherato ensemble. L'Assessore Giordano e l'ex capo di gabinetto politico Cortese (ora membro piemontese della cabina di regia dell'Expo 2015) sarebbero indagati per corruzione. Non sappiamo a quali fatti si riferiscano le indagini (si parla di finanziamenti ad aziende private), ma il gesto di rimettere le deleghe ci sembrava il minimo, anche se avremmo preferito le dimissioni da Assessore. Invece Cota le respinge! Inaccettabile! Se è vero che nel nostro ordinamento penale si è innocenti fino a prova contraria e soprattutto sino alla fine dei tre gradi di giudizio, in politica bisogna non solo essere, ma anche sembrare al di sopra di ogni sospetto. Prima che il Piemonte superi la Lombardia per numero di indagati - ricordiamo anche le indagini sulle autodichiarazioni dei Consiglieri regionali, sull'utilizzo dei fondi dei gruppi consiliari, sull'uso dei rimborsi elettorali dei partiti - chiediamo che Cota ci ripensi e tolga immediatamente le deleghe a Giordano (uno che in due anni non è riuscito a combinare nulla sul CSI) e rimuova il Piemonte da quella fucina di corruzione e criminalità organizzata che sarà l'Expo 2015. Ad ottobre avevo presentato un ordine del giorno per chiedere la sospensione dell'accordo tra Piemonte e Lombardia per l'Expo, in attesa che si concludessero le indagini già in corso su esponenti del Pdl lombardo, ma non è mai stato discusso. Forse sarà ora di discuterlo. Vorremmo chiedere anche le immediate dimissioni di Cota, ma per uno che si è candidato a Roma e sarà eletto tra 5 giorni sembra un po' ironico: più che altro chiediamo a Cota di non scappare a Roma per godere dell'eventuale immunità parlamentare, ma per manifesta incapacità a raddrizzare la barca piemontese che affonda".
Nella foto Bono e Zacchero (consigliere comunale dell'M5S) all'ultimo comizio di Beppe Grillo (che si intravvede alle spalle) a Novara in piazza Martiri