Novara - Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato ieri l’atto dirigenziale che ha finalmente sbloccato i 420 milioni per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara. Si è aggiunta una pietra miliare decisiva al lungo percorso che parte dal 2001, quando l’IRESS Piemonte constatò che non era possibile ristrutturare l’Ospedale Maggiore della Carità, ma che era necessario costruirne uno nuovo. Avviata la procedura nel 2007 dalla Regione Piemonte, nel 2009 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Università del Piemonte Orientale approvavano il Progetto preliminare dell’intervento, che, dopo mille pareri acquisiti e molti ostacoli, si trasformava nel gennaio 2019 nel Progetto di fattibilità tecnica ed economica per un valore di 330 milioni, riadeguato nel 2021 con la richiesta di altri 100 milioni. Il Ministro Schillaci ha finalmente tolto ogni riserva e la posa della prima pietra si è resa imminente.
Il Rettore dell’Università Gian Carlo Avanzi e il Direttore generale dell’AOU Gianfranco Zulian hanno accolto con grande soddisfazione questa notizia. «Le azioni del Ministro Schillaci e del Ministro Zangrillo, le sollecitazioni del senatore Nastri, del presidente della Regione Cirio, dell’assessore regionale Icardi e del sindaco Canelli sono state determinanti per raggiungere il risultato», affermano coralmente. «Non va dimenticato il lavoro di molti anni, sempre costante e collaborativo, degli uffici tecnici e amministrativi dell’Università, dell’Ospedale, della Regione e del Comune, che hanno prodotto tutti i documenti progettuali possibili, fino alle ultime linee guida alla progettazione comprese le linee guida di progettazione aggiornate e riviste nelle ultime settimane»
«Siamo pronti per cominciare con l’emissione del bando di gara, che avverrà entro il mese di febbraio», aggiunge il direttore Zulian, «e che permetterà di selezionare l’azienda che dovrà costruire la Città della salute e della scienza di Novara. L’aggiudicazione dei lavori potrebbe arrivare entro la fine del 2023, riprendendo quel cammino che si era interrotto nel 2021 e rispettando il cronoprogramma che dovrebbe portare alla conclusione dei lavori nell’arco di 3 o 4 anni».
«La città di Novara avrà modo di ringraziare personalmente il ministro Schillaci», rivela il Rettore Avanzi. «Posso anticipare che stiamo definendo la data della sua visita in Università, per inaugurare la nuova biblioteca centrale e l’auditorium al Campus di via Perrone. Ho poi sentito alcuni colleghi di Medicina, soprattutto i più giovani, che cominciano a vedere realizzato il sogno di trasferire le loro attività cliniche, di didattica e di ricerca nelle nuove strutture, decisamente all’avanguardia sotto ogni punto di vista. Un gran bel giorno per l’Università».
Intanto da Italia Viva e Azione arriva la seguente nota: "La firma tanto attesa è finalmente arrivata! La nuova Città della salute di Novara vede finalmente la luce in fondo al tunnel. Esprimiamo la massima soddisfazione per aver raggiunto questo importante risultato che rappresenta per la città, per il quadrante e per l’intero Piemonte un’opera strategica che andrà migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Ci teniamo tuttavia far notare ai cittadini che quel “tunnel” è stato scavato nel corso di questi lunghi 20 anni da tutte le forze politiche che si sono succedute alla guida dell’amministrazione comunale e di quella regionale. Un po’ di “onestà intellettuale” non guasterebbe da parte di chi oggi si intesta questo grande risultato in maniera esclusiva. Ma siamo consapevoli e certi che questo non avverrà, a chi è abituato a “gettare fumo negli occhi” ai propri concittadini con continui annunci e propaganda non interessa far conoscere la verità dei fatti".