Novara - Seduta del Consiglio Provinciale dedicata al bilancio, quella del 21 marzo, in cui il Partito Democratico ha espresso le proprie obiezioni e contrarietà verso un conto economico oggettivamente difficile a causa dei tagli imposti dal governo nazionale, che si è sviluppato su combinazioni artificiose per far “tornare” i conti, senza la minima visione o spinta propulsiva. La capogruppo del Partito Democratico, Paola Turchelli, analizzando il percorso legislativo che ha portato da Roma i tagli indiscriminati di PDL e Lega Nord, sottolinea che “alle Province vengono sempre più spesso affidate competenze, e contemporaneamente sottratte risorse e possibilità di entrate” riducendo il margine di azione per “promuovere l’occupazione, garantire investimenti per scuole ed infrastrutture, sostenere il welfare, che sono gli assi portanti di un’amministrazione che vuol governare il territorio.
Abbiamo votato contro per la mancanza di coraggio di investire ed orientare la spesa verso settori cruciali per garantire la crescita di un territorio. Gli emendamenti, che ci hanno bocciato, puntavano proprio a questo: allo spostamento di risorse per garantire crescita, per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, per promuovere una crescita inclusiva combattendo la povertà crescente, per contrastare la criminalità organizzata, per intervenire sulla green economy”. La conclusione della capogruppo Turchelli è tranchant: “La crisi sociale ed economica avrebbe richiesto un forte senso di responsabilità per costruire un sistema di servizi e prestazioni capaci di uno sviluppo che guarda alla riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali; si potevano rimettere al centro dell’azione politica i diritti delle persone, del territorio, dell’ambiente. Non è stato fatto: questa è l’ennesima occasione persa dalla giunta Sozzani”.