Novara - "Come segreteria cittadina del PD - si legge in una nota del Partito Democratico di Novara - esperiamo la nostra solidarietà ai due consiglieri Andrea Ballarè e Rossano Pirovano, entrambi allontananti dall’aula del Consiglio Comunale durante l’ultima seduta del 13 dicembre. Il fatto che gli allontanamenti siano avvenuti in due diverse sessioni del Consiglio, condotte da Presidente e Vice-Presidente, è ancora più preoccupante perchè è la riprova di una linea di conduzione comune e condivisa da chi siede sullo scranno della Presidenza, che applica rigidità diverse a seconda dei banchi da cui provengono gli interventi, dimenticando che la carica ricoperta dovrebbe collocarlo super partes ed adottando invece una gestione autoritaria e personalistica del Consiglio Comunale, luogo di confronto e di dialettica e non mero parlatoio in cui a qualcuno è data facoltà di esprimersi come vuole ed altri invece devono misurare le parole per non irritare chi lo presiede. Una condotta già ripetutasi in altre sedute del Consiglio e all’interno delle Commissioni e che ha indotto il gruppo consigliare PD a scrivere una lettera al Prefetto della città – misura estrema, ma che ben rappresenta la gravità della situazione – per chiedere di “di valutare il comportamento del Presidente e del Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Novara e di assumere tutte le azioni che riterrà opportune finalizzate a preservare l’esercizio della democrazia all’interno del massimo organo politico e di rappresentanza della Città di Novara”.
"La stessa seduta della Commissione - prosegue la nota del Pd - convocata per la proroga dello statuto dell’Atl nella quale si sarebbe potuto, per la prima volta dall’insediamento dell’attuale giunta, avere delle risposte dall’Assessore Graziosi, si è invece risolta in una francamente poco edificante lista di monocordi: “non è all’ordine del giorno”, come se le legittime richieste di spiegazioni da parte dei consiglieri fossero un’inutile perdita di tempo e nonostante questo il senso di responsabilità dei Consiglieri stessi ha permesso che la proroga fosse votata, evitando così alla città di fare una brutta figura. In un momento in cui i toni e le parole del dibattito politico sono sempre più spesso caratterizzati dalla violenza verbale, dalla squalifica dell’interlocutore e dal recupero di terminologie di triste memoria, vorremmo richiamare chi occupa gli spazi del confronto, in primis il Consiglio Comunale cittadino, ad essere esempio di responsabilità civile, tolleranza e rispetto delle regole, affinché questi spazi restino un’agorà e non diventino un’arena".