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IL PD, UN WELFARE ‘CAPITALE’ E LA PROMOZIONE ALLA LEGALITA’

L'on. Davide Crippa

Novara – Riceviamo e pubblichiamo da Davide Crippa (deputato), Gianpaolo Andrissi e Giorgio Bertola (consiglieri regionali), tutti componenti del Movimento 5 Stelle: “Pochi giorni fa abbiamo ricevuto l’invito a partecipare ad un’agorà sul Welfare che si terrà a Novara venerdì 12 febbraio dal titolo “Riflessioni sul patto per il sociale”. Se stessimo a guardare solo i partecipanti potremmo semplicemente derubricare questo incontro come l’ennesima ammucchiata “democratica” autocelebratoria. Sarà infatti presente buona parte dell’ “establishment” del Partito Democratico novarese come il Sindaco, consiglieri comunali, regionali, i vertici del partito in Piemonte e a Novara, la senatrice Ferrara e il sottosegretario Biondelli. La curiosità per l’evento però nasce leggendo i nomi dei relatori. Se a fare gli onori di casa sarà l’Assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari (e fin qui nulla di strano) qualche domanda per così dire sorge leggendo i nomi degli altri due relatori. Il primo è Felice Scalvini, assessore alle Politiche sociali del Comune di Brescia (PD), già nella bufera da mesi per l’accusa (scaturita da una denuncia del Movimento 5 Stelle di Brescia) di aver firmato accordi economici a nome dello stesso Comune di Brescia con tale Consorzio Koinon, facente capo alla moglie. Un gran bel conflitto d’interessi in salsa “Partito Unico” quindi. Ma è il secondo nome quello che dovrebbe preoccupare.Stiamo parlando di Micaela Campana, deputata PD della Commissione Giustizia e Responsabile nazionale Welfare del Partito di Renzi. Ebbene, la Responsabile Welfare del Partito di Governo è saltata alle cronache poco più di un anno fa per essere casualmente finita in alcune intercettazioni aventi come protagonista quel Salvatore Buzzi protagonista col “Nero” Carminati di Mafia Capitale, oltre che per essere la recente ex moglie di Daniele Ozzimo, ex assessore Pd del Comune di Roma, condannato dal gup a due anni e due mesi con l’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio (la sentenza è relativa a una presunta tangente che l’ex assessore avrebbe ricevuto dal Buzzi). Non possiamo che chiederci quindi: con queste premesse, quale modello di Welfare ha in mente il PD per l’Italia e in particolare per la Novara del prossimo futuro?”