Novara - Lo stallo in cui versa la questione del nuovo ospedale, con il responsabile del Ministero della salute che non ha ancora apposto la propria firma al decreto che ammette il progetto della Città della Salute e della Scienza di Novara (ultimo atto, dopo che tutto è stato approvato più volte anche dal Nucleo di valutazione ministeriale) è oggetto di un’interrogazione al Ministro dell’Economia e al Ministro della Salute da pare del sen. Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia). La legge 11 marzo 1988, n.67 all’art. 20 prevedeva la realizzazione, attraverso un contratto di partenariato pubblico-privato, del nuovo ospedale per un importo complessivo di 320.290.000, di cui 219,6 investiti da privati e 100,6 di contributo pubblico.
«Nel corso degli anni passati, numerose delibere approvate della Giunta regionale piemontese – si legge nell’interrogazione - hanno stabilito le linee d'indirizzo per la realizzazione dell'infrastruttura sanitaria, attraverso l'attivazione di un nuovo Accordo di Programma tra Stato e Regione, anche tramite l'approvazione del Documento programmatico sugli investimenti straordinari per l'ammodernamento strutturale, dell'ospedale novarese».
«Il 14 febbraio 2018 è stato sottoscritto un ulteriore Accordo di Programma integrativo tra i Ministeri cui ho rivolto la mia interrogazione e la Regione Piemonte al fine di consentire l'attivazione delle procedure di competenza regionale relative al settore degli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, finalizzate alla realizzazione della Città della Salute di Novara» spiega Nastri.
Una nuova delibera della Giunta regionale del 22 maggio 2019 confermava tutte le garanzie richieste dal nucleo di valutazione: «Risulta pertanto urgente ed indifferibile – aggiunge il senatore novarese - emanare il decreto di ammissione al finanziamento, in considerazione sia dell'evidente ritardo nell'erogazione, che dell'esigenza di incrementare a livello locale, lo sviluppo per l’intero territorio e il sistema economico piemontese nel suo insieme, collegato al mondo della salute e della ricerca medico – scientifica».
Nella sua interrogazione Nastri chiede ai due Ministri se «non ritengano opportuno prevedere di conseguenza, iniziative volte ad accelerare, le procedure previste per l'erogazione dell'importo complessivo, per la parte di competenza pubblica»