Novara - "Grazie alla cortesia del direttore del “Corriere di Novara” - scrive il sindaco Andrea Ballarè - sono venuto a conoscenza di una lettera indirizzata al sottoscritto, ma sorprendentemente inviata prima agli organi di stampa. Una lettera che torna sulla vicenda elisoccorso, a cui l’assessore Monferino ha dedicato qualche giorno fa un intervento pubblico svoltosi a Novara al quale sono riuscito a partecipare avendone avuto solo casualmente notizia dai giornalisti in quanto nessuno aveva pensato di invitarmi . L’assessore, lo ricordo, è venuto a Novara proprio nella stessa giornata in cui da tempo avevo fissato, annunciandolo pubblicamente, un incontro con gli operatori dell’Elisoccorso. In quella sede ho ascoltato le argomentate motivazioni tecniche sulle quali l’assessore alla sanità ha basato la sua scelta di chiudere la base dell’elisoccorso di Novara. Ne ho preso atto, dichiarando che, poiché non è mia competenza specifica la valutazione delle problematiche di bilancio e organizzative della Regione Piemonte, potevo accoglierle così come erano state presentate, comprendendo le enormi difficoltà del bilancio della sanità regionale e le conseguenti necessità di razionalizzazione. Ho però precisato che, al di là delle motivazioni tecniche, rimaneva una preoccupazione di carattere politico, che come sindaco di Novara, cercando di farmi carico delle attese e dei bisogni dei miei concittadini non potevo non raccogliere: il timore che la chiusura della base dell’elisoccorso fosse in qualche modo legata al permanere di incertezze sulla collocazione della “Città della Salute”. Prendo atto con piacere che oggi l’assessore, anche al di là di quelli che egli stesso ha definito i suoi “sogni notturni”, ribadisce l’opzione unica di Novara come sede del nuovo Ospedale. Ne sono lieto. E sono certo che la Città della Salute di Novara, secondo presido ospedaliero del Piemonte, non potrà che vedere quanto prima il ritorno della base dell’elisoccorso".