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Il Sottosegretario Giorgetti (con Molinari) a Novara

Incontro con le associazioni imprenditoriali di categoria tra domande, richieste, auspici e… sogni

Novara – Visita istituzionale (e soprattutto politica) del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Giancarlo Giorgetti, in Comune a Novara, ospite del sindaco Alessandro Canelli e di diversi componenti della sua Giunta (come Perugini, Paganini, Bianchi e Iodice), consiglieri comunali e anche provinciali del Carroccio. Con Giorgetti anche i deputati Alberto Gusmeroli (sindaco di Arona) e Marzio Liuni (novarese), i candidati alle Europee Alessandro Panza (dall’Ossola) e Vittoria Poggi (rappresentante delle categorie del Commercio) e soprattutto il capogruppo della Lega alla Camera, l’alessandrino on. Riccardo Molinari che da queste parti, soprattutto in sede di campagna elettorale, è sempre di casa. L’incontro, avvenuto nella prima parte della giornata di venerdì 26 aprile, è stato suddiviso in quattro momenti distinti: a Palazzo Cabrino sede del Comune, all’Ospedale Maggiore della Carità, nell’area che ospiterà la nuova Città della Scienza e della Salute infine a Novarello (il Sottosegretario ha anche la delega allo Sport). Ospiti in Municipio numerosi rappresentanti di categoria del mondo imprenditoriale del territorio, che non hanno mancato di porre domande, sottolineature e questioni aperte all’esponente di spicco del Governo Conte.

A rompere il ghiaccio in Sala consiliare è stato Amleto Impaloni (Confartigianato): “Da tempo notiamo una disattenzione generale della Regione Piemonte nei confronti del nostro territorio e in particolare delle aree periferiche, tanto che il Vco ha di recente votato per ‘traslocare’ in Lombardia. Altro tema che noi sentiamo molto vivo è senza dubbio il nuovo Ospedale: il nostro auspicio è che già nel 2019 ci sia la posa della prima pietra e possano iniziare i lavori”.

Maurizio Grifoni (Ascom Confcommercio): “Vorrei sottolineare la collaborazione positiva e concreta con l’Amministrazione Canelli e anche con il sindaco di Arona Gusmeroli. Il nostro auspicio è che questo metodo di lavorare e collaborare possa essere esteso anche altrove. Crediamo poi si stia sfruttando pochissimo la posizione strategica di Novara nell’asse Torino-Milano; vorremmo delle infrastrutture migliori, più efficienti e moderne per raggiungere queste città e non lasciare isolato il Novarese. Vi chiedo infine di non aumentare l’Iva come paventato dall’Ue per ‘salvare’ i conti pubblici”.

Elio Medina (Cna): “Ci potete assicurare che l’Iva non aumenterà? Altro argomento che crea grande incertezza è il completamento della Tav. Riteniamo il limite della flat-tax troppo basso per redditi solo sotto i 65.000 euro e andrebbe allargata per creare maggiori opportunità. Notiamo un’emorragia di aziende artigiane in Piemonte che desta molta preoccupazione. Lavoriamo tutti insieme per limitare incertezze e mancanza di fiducia che di certo sono aiutate dal clima di incertezza politica di questi ultimi giorni”.

Gianni Filippa (Industriali Novara, Vercelli e Valsesia): “Le nostre aziende, pur essendo tra le migliori sul come producono un manufatto perdono di competitività per colpa delle infrastrutture che non sono degne di un Paese Moderno. Assurdo attendere oltre 20 anni per una tangenziale a Romagnano che colleghi Biella col distretto del rubinetto e il Cusio e metterci quasi un’ora per andare da Novara ad Arona… Sono poi convinto che in Europa contiamo davvero pochissimo: siamo i secondi produttori dietro alla sola Germania eppure le nostre istanze valgono molto molto meno…”.

Luigi Minicucci (Confesercenti): “Trovo sia assurdo, una follia, non aver previsto una fermata intermedia a Novara nella Tav Milano-Torino. Siamo il ‘crocicchio’ nelle direttive nord-sud ed est-ovest dell’Europa eppure si fa poco o nulla. Si pensi alle eccellenze del nostro territorio che potrebbero avere un’esportazione migliore per non parlare dell’aspetto del turismo”.

La parola quindi al Sottosegretario Giorgetti: “Quella della Città della Scienza e della Salute è una sfida da giocare e vincere assolutamente. La flat-tax va vista come una nuova dimensione e rapporto tra cittadino/contribuente e Stato/esattore; i tempi sono cambiati soprattutto con l’espansione dell’e-commerce e anche il fisco e la mentalità sulle tasse va mutata da entrambi i lati: di questo si deve parlare in Ue e non di altri sciocchezze… Rispetto ai competitor extra europei, mi riferisco soprattutto alla Cina, devono assicurare la massima trasparenza e regolarità sui prodotti che vogliono esportare da noi, altrimenti i nostri mercati non possono essere indiscriminatamente aperti. Sulla TAv siamo per il sì come per lo sblocca-cantieri anche perché sono convinto che debba prevalere la cultura del Sì rispetto a quella del No a prescindere. Un tema su cui ci giochiamo la faccia è quello della sburocratizzazione e della semplificazione. Al Governo abbiamo un atteggiamento positivo, concreto e responsabile con l’obiettivo di risolvere i problemi della gente. In Europa, ad esempio, dobbiamo smetterla di subire politiche che nell’ultimo ventennio sono fatte su misura, come un sarto, apposta della Germania a svantaggio ad esempio di Paesi come l’Italia, per questo il voto alle prossime Europee è fondamentale”.

Il capogruppo Molinari inizia il suo discorso parlando di Torino-centrismo e facendo anche il mea culpa del periodo in cui il centrodestra è stato al governo della Regione: “Certe misure come per l’Università e l’erogazione di contributi Ue per anni sono state studiate per avvantaggiare il capoluogo e il suo territorio a svantaggio ad esempio di Novara e la ‘mia’ Alessandria. Dovevamo poi credere di più in collegamenti migliori con l’Hub di Milano nei trasporti, anche grazie agli ottimi rapporti con il Governatore della Lombardia. Ma possiamo crederci e farlo anche oggi dopo le Regionali con la nuova Amministrazione. Non so se a Novara sarà realizzata la fermata intermedia della TAV, ma sono certo che un investimento per rendere i trasporti più veloci, puntuali e precisi possa essere la risposta per rilanciare il Piemonte orientale. Come Governo crediamo che molto si può fare nel campo della logistica in questa area, in particolare nel Cim alla luce dei provvedimenti presi dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Riguardo alla TAV ricordo che siamo alleati con una forza politica che ha preso il 32% alle ultime elezioni, che governa il Comune di Torino con larga maggioranza e che da sempre si dichiara No-TAV: siamo stati molto bravi a bloccare l’iter solo per un paio di mesi per poi ripartire con bandi che sono assolutamente uguali a quelli che erano stati previsti dai Governi precedenti. Ribadisco che questa zona ha una grande potenzialità e che da sempre è stata estromessa per interessi particolari che ponevano Torino al centro dell’azione politico-amministrativa della Regione: questo modo di pensare e di fare deve cambiare…

Gianmaria Balboni