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IL TERRORISMO ATTACCA LA NOSTRA CIVILTA’ E LA NOSTRA CULTURA

IL GRUPPO CONSILIARE DI FRATELLI D’ITALIA – AN INTERVIENE IN MERITO ALL’ATTENTATO DI BERLINO

Novara - Il Consiglio Comunale, su invito del suo presidente Gerardo Murante, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato terroristico avvenuto a Berlino. Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale - con i Consiglieri (in foto) Ivan De Grandis, Maurizio Nieli, Angelo Tredanari e Edoardo Brustia, a margine della seduta, interviene in merito. “Non sarebbe stato davvero immaginabile aprire i lavori del Consiglio Comunale di oggi senza prima esserci stretti in un comune abbraccio ideale a coloro che in questo momento piangono le proprie vittime, ancora una volta è come essere colpiti in prima persona. Infatti oggi, ancora una volta, siamo costretti a rivivere lo stesso orrore di cinque mesi fa, ancora una volta abbiamo negli occhi le strazianti immagini della strage di Nizza. Ancora una volta la corsa di un Tir sulla folla trasforma una gioiosa ricorrenza in tragedia. L'integralismo islamico ha colpito Berlino, nel cuore del vecchio continente. Ha colpito la nostra civiltà scagliandosi contro uno dei suoi simboli: il Santo Natale. Un terrorista ha volontariamente travolto con un camion la folla uccidendo e ferendo cittadini e turisti mentre passeggiavano nel mercatino natalizio. Altre innocenti vittime da aggiungere alle altre centinaia massacrate in diverse città europee mentre assistevano ad un concerto, mangiavano in un ristorante o guardavano fuochi d'artificio. Ma niente paura, perché i soliti ipocriti buonisti ci dicono che la strada non è contestare l'accoglienza incontrollata e l'islamizzazione delle nostre nazioni, ma l’accoglienza indiscriminata. E intanto ancora un attacco contro l'Europa viene sferrato dall’infame terrorismo, che contrasta la nostra civiltà, i nostri valori, la nostra libertà. Ancora una volta l’Isis rivendica la strage che versa altro sangue innocente sulle strade del vecchio Continente. Di fronte a questi scenari, occorre reagire. Con coraggio, con sempre maggior determinazione, nella convinzione che occorre esercitare la nostra libertà non con spensieratezza, pensando che tanto non potrà accaderci nulla, ma con consapevolezza, sapendo che le vittime di Berlino, come le vittime di Nizza, di Parigi e prima ancora di Tunisi, alla fine si riveleranno più forti dei loro carnefici”.