Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Cremona, vice presidente della Provincia con delega all’Ambiente: "Apprendo dai giornali di una interrogazione presentata dal gruppo “La Provincia dei Comuni”, riferita alla “decisione adottata” di conferimento dei rifiuti novaresi all’inceneritore di Parona Lomellina, decisione che non è specificato da chi e quando sarebbe stata assunta, ma della quale il sottoscritto avrebbe dato pubblica notizia costituendo, la somma di tali circostanze, un reprensibile sgarbo istituzionale. Se questi fossero davvero i fatti, altro non mi resterebbe che porgere deferenti scuse con la promessa di una maggiore attenzione in futuro, ai rapporti ed ai percorsi istituzionali. Poiché questi non sono i fatti, ma soltanto costruzioni fantasiose e poiché il prossimo consiglio provinciale, dove avranno risposta i quesiti posti con l’interrogazione, sarà presumibilmente solo a settembre, mi preme, sin da ora, sgombrare il campo da malintesi che potrebbero, da qui ad allora, ingenerare immeritate censure, alimentare preoccupazioni o insoddisfazioni e magari turbare anche (e non sia mai) il legittimo e meritato relax ferragostano. Intanto sembra appena il caso di rimarcare (non dovrebbe essere necessario in quanto ogni amministratore comunale e provinciale lo sa bene) che la Provincia non ha poteri decisionali sullo smaltimento dei rifiuti urbani essendo tale decisione una competenza dell’Autorità d’Ambito. La Provincia si esprime, tramite le conferenze di servizi e dunque sul piano tecnico/normativo soltanto in relazione a progetti di impianti (anche di loro ampliamenti e/o modifiche) quali, ad esempio, le discariche, rilasciando le conseguenti autorizzazioni e vigilando che le prescrizioni relative vengano puntualmente osservate. Pensare dunque che la Provincia, o chi in rappresentanza di essa, possa aver deciso la futura destinazione dei rifiuti urbani novaresi indifferenziati sembra un’idea, sia detto senza offesa, davvero un po’ stravagante, in quanto priva di ogni ragionevole presupposto, oltre che poco riguardosa, a dirla tutta, nei confronti dell’intelligenza e del buon senso di chi mai avrebbe potuto pensare e/o assecondare una tale sconsiderata forzatura normativa. Facile quindi concludere che quanto paventato dai colleghi de “La Provincia dei Comuni” non può avere fondamento alcuno. Tanto rumore per nulla, dunque? Sembrerebbe proprio di sì. Se poi il motivo dell’interrogazione fosse l’aver appreso che le richieste di modifica al DDL regionale n. 217 (Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani) contenute nell’Ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio provinciale del 28 aprile scorso dopo ampia discussione in commissione, risultano sostanzialmente recepite nel nuovo testo rielaborato in Regione e che, sulla questione dell’autosufficienza (art.11) si apre ora, in deroga a tale principio, alla possibilità di stipulare accordi con altre regioni così come auspicato nel condiviso richiamato O.d.G. tutto questo dovrebbe essere motivo di soddisfazione e non di preoccupazione in quanto si amplia, nell’interesse di tutti, il ventaglio delle possibili opzioni, fermo restando che le decisioni conseguenti, approvata la legge, saranno ovviamente adottate da chi ne avrà la competenza".