Novara - Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta da Carlo Migliavacca e indirizzata al sindaco di Novara, Andrea Ballarè: "Caro Sindaco, vorrei sapere se - come Amministrazione comunale di Novara - avete assunto delle decisioni circa la volontà del Comune di Casalino (No) di autorizzare la costruzione - in località Orfengo - di un impianto per il recupero di pneumatici “pionieristico per l’Italia” (addirittura!), come viene presentato ufficialmente. Sempre nella relazione ufficiale si legge che dal camino principale, assieme al vapore, usciranno biossido di azoto - monossido di carbonio - acido cloridrico - acido fluoridrico - polveri e una serie di metalli pesanti (antimonio, cromo, manganese, rame, vanadio, cadmio, mercurio, tallio, arsenico, cobalto e nichel) con concentrazioni che stanno sotto lo 0,05 milligrammi in un metro cubo (così dicono loro, che vogliono realizzare l’impianto, è ovvio! Ma non c’è certezza e tantomeno garanzie). Questi milligrammi al metro cubo, però, in un anno ammontano a: - 12,6 tonnellate di biossido di azoto, - 3,9 tonnellate di diossido di zolfo, - 2 tonnellate di monossido di carbonio, - 198 Kg di acido cloridrico, - 95 Kg di acido fluoridrico, - 7 Kg di metalli pesanti. A tutto questo si deve aggiungere l’inquinamento atmosferico e ambientale per il traffico giornaliero di 90 camion e di 80 autovetture, con un incremento del traffico non indifferente sulla Strada provinciale 11 (ex S.S. 11). Preoccupa, inoltre, la motivazione espressa per la scelta del luogo (Orfengo di Casalino) dove far nascere... un’altra ILVA di Taranto: “[...] la qualità paesaggistica non appare di particolare pregio artistico o naturalistico. Il sito d’interesse(Orfengo, n.d.r.), pur essendo ancora adibito ad uso agricolo, si trova infatti compreso tra lo stabilimento Costa SpA, in corso di realizzazione, l’autostrada A26 e la SS11. Non sono presenti nell’area oggetto del presente progetto elementi territoriali da valorizzare, quali corsi d’acqua, appezzamenti boschivi, elementi architettonici caratteristici”. Signor Sindaco di Novara, l’interpretazione di questa frase deve preoccupare notevolmente un Primo Cittadino, in quanto è il primo Responsabile dell’Igiene pubblica e della salute dei cittadini; altro che bloccare il traffico cittadino a causa dell’inquinamento atmosferico! Ma le persone che vivono attorno a questo “mostro” non sono “elementi da salvaguardare?”; oltre ad Orfengo e Casalino, ci sono insediamenti urbani limitrofi come Cameriano, Lumellogno, Pagliate, Casalgiate, Gionzana, Granozzo con Monticello, Borgo Vercelli, Vinzaglio, San Pietro Mosezzo, Biandrate, Recetto, la stessa Città di Novara, e tutte le cascine sparse sul territorio. I venti porteranno i fumi a chilometri di distanza, con tutte le conseguenze che ne deriveranno. Mi fa specie, oltretutto, che gli estensori della relazione considerino le nostre risaie un elemento di scarsa rilevanza, da poter sacrificare in modo irresponsabile. Con la presente, signor Sindaco, sono a chiedere un responsabile interessamento al problema da parte dell’Amministrazione comunale di Novara, al fine di salvaguardare la salute dei propri amministrati e, se necessario, adottare le opportune misure per bloccare una realizzazione che porterà solo danni al territorio. Da parte mia, in collaborazione con altri cittadini, le posso garantire che un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica verrà presentato, al fine di permettere l’apertura di indagini atte ad evitare - ed eventualmente bloccare - che l’operazione in atto non sia l’ennesimo “malaffare” imbastito dalla mafia. Certo della massima attenzione che vorrà prestare alla presente, la ringrazio e le sarei grato se vorrà tenermi informato. La presente, come mio solito, verrà trasmessa agli Organi d’informazione".