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Novara - I pesanti adeguamenti tariffari dei pedaggi autostradali, deliberati in prossimità del 31 dicembre 2015 dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministro dell’economia e delle finanze, incrementi che per la Torino-Milano sono del 6,5% sono oggetto di una interrogazione del deputato novarese Gaetano Nastri. «Gli incrementi sono arrivati – spiega Nastri – nonostante i lavori di manutenzione della viabilità in corso da anni, lavori che hanno inciso pesantemente sulla viabilità, creando problemi seri per gli automobilisti. E i cantieri continuano anche ora e proseguiranno almeno fino al 2017, con ritardi rispetto alla programmazione originaria. Sulla vicenda vanno poi registrate le proteste di associazioni di categoria come Confartigianato Piemonte Orientale e puntuali inchieste giornalistiche». Nella sua interrogazione, il parlamentare novarese chiede «se i Ministri ritengano opportuno fornire ulteriori e più dettagliate informazioni circa l'attuale stato di progettazione, autorizzazione e finanziamento dei lavori previsti per l’autostrada A4, Torino – Milano,ed in particolare nella tratta di Novara; quali siano infine i motivi per i quali gli utenti autostradali che percorrono la tratta suddetta, effettivamente non soggetta ad alcuna miglioria debbano vedersi addebitati i costi connessi ai continui aumenti dei pedaggi, a differenza di altri percorsi autostradali per i quali invece non sono previsti incrementi tariffari». E, soprattutto, chiede se non ritengano opportuno «intervenire nei riguardi del gestore al fine di rivedere i previsti aumenti tariffari, anche eventualmente introducendo misure alternative rispetto ai rincari stabiliti, affinché non arrechino ulteriori penalizzazioni agli utenti in termini economici;in caso contrario, se non ritengano opportuno valutare l'opportunità di prevedere interventi compensativi, ovvero: sconti sui pedaggi autostradali o abbonamenti per i numerosi pendolari che quotidianamente si spostano lungo la rete autostradale interessata, per motivi di studio e lavoro».