Novara - "Ho presentato un'interrogazione al ministro del lavoro e delle politiche sociali - ci scrive l'on. Elisabetta Rampi (Pd) - sulla situazione di emergenza venutasi a creare nel territorio novarese a causa dei tagli operati nel settore socio-assistenziale. La riduzione delle prestazioni erogate colpisce pesantemente le fasce più deboli della popolazione: gli anziani non autosufficienti, i soggetti disabili, i minori in difficoltà e le loro famiglie, le lavoratrici e i lavoratori. La progressiva riduzione degli stanziamenti nazionali e regionali ha prodotto guasti al sistema locale di welfare con pesanti ricadute sui servizi e sull'occupazione. Emblematico è il caso del CISA 24 che, a fronte di una situazione divenuta insostenibile, ha aumentato le rette tagliando nel contempo le prestazioni erogate e i posti di lavoro. Non possiamo rassegnarci allo smantellamento dello stato sociale. Le ragioni dell'economia non possono prevalere sulla dignità dell'uomo! Per questo occorre assolutamente evitare il determinarsi di situazioni di abbandono e non protezione sociale: nessuno deve essere lasciato solo, soprattutto nel momento del bisogno. Manca ancora una normativa nazionale e regionale sui livelli essenziali di assistenza sociale e questo produce un vulnus nel sistema democratico perchè non tutti i cittadini possono godere degli stessi diritti. Il governo intervenga per garantire il pieno rispetto del dettato costituzionale, riportare i servizi ad un livello accettabile e garantire i livelli occupazionali. L'interrogazione, di cui sono prima firmataria, è stata sottoscritta dai deputati PD della commissione lavoro".