Novara - Ieri, martedì 9 maggio, i consiglieri comunali del gruppo misto, Insieme per Novara, Francesca Ricca e Piergiacomo Baroni hanno presentato un'interrogazione sulla chiusura di alcuni centri di accoglienza temporanea, per persone altamente indigenti che si trovano senza fissa dimora. "A mio avviso - spiega Ricca - è utile rendere queste misure strutturali e non a spot, consentire il percorso di reinserimento sociale a più persone. Oltre ad essere una misura di umanità, sarebbe anche utile per il decoro e la sicurezza della città. Non siamo una metropoli, dare un tetto a poche persone è possibile non solo alcuni mesi dell'anno ma sempre. Sono sicura che con le nostre indicazioni, non strumentali, l'amministrazione potrà trarne vantaggio a favore di tutta la collettività. Lavoriamo per il bene di Novara e dei Novaresi, anche quelli meno fortunati".
Nell'interrogazione, rivolta al sindaco Canelli e di conseguenza anche al neo assessore alle Politiche sociali Armienti, si chiede tra l'altro quante persone abbiano usufruito di questo servizio durante l'emergenza freddo? Quante sono oggi ospiti del dormitorio? Quante in lista d'attesa? Quanti e quali gli interventi in atto? Se si intende creare un tavolo con associazioni ed esperti per affrontare questo problema? Infine, se si vogliono mantenere le strutture tutto l'anno o solo nei periodi di temperature più rigide?