Novara - "L’inquinamento atmosferico da PM10 - affermano i consiglieri di Io Novara - Energie per l'Italia, Daniele Andretta e Pietro Gagliardi - è da sempre, nel nostro territorio, al centro di dibattiti e di interventi di emergenza: questo tipo di inquinamento ha una ricaduta molto forte sulla nostra salute, in particolare su quella di bambini ed anziani. Probabilmente compito dell’amministrazione dovrebbe essere quello di realizzare un Piano che si ponga l'obiettivo di individuare un insieme di azioni multisettoriali, coordinate tra loro in maniera sinergica, che incidano a vari livelli sulle emissioni di queste sostanze. Le azioni individuabili si dividono in “strutturali” (interventi e progetti) e “contingibili ed urgenti” (da porre in atto solo nelle situazioni di rischio). Maggiore attenzione dovrebbe essere dedicata alle zone dedicate ai pedoni e a quelle a traffico limitato, efficientamento energetico degli edifici pubblici ad iniziare da quelli comunali e scuole, ‘traffic calming’ ovvero predisporre misure di razionalizzazione dei flussi di traffico e non ultimo controllo degli episodi di abbruciamento agricolo molto frequenti nelle nostre campagne soprattutto in questo periodo di dopo raccolto. Da oltre una settimana, causa anche il clima anomalo, nell’aria di Novara, come in gran parte delle zone limitrofe, i livelli di polveri sottili (pm10) superano il limite di 50 microgrammi al metro cubo, con dati in crescita negli ultimi giorni arrivando al quasi raddoppio di presenza delle polveri sottili nella giornata di ieri. Tutti gli enti locali stanno adottando provvedimenti drastici per limitare la circolazione veicolare, a Torino e Milano già da mercoledì hanno fermato i diesel Euro 4 e, se non pioverà, scatterà il blocco anche per gli Euro 5. Ma non crediamo che il problema si risolva solamente con il blocco delle automobili, sono anni e anni che si agisce solo in quel senso e il risultato non è mai stato soddisfacente, è un intervento emergenziale che porta un miglioramento temporaneo e limitato, ma che non ha alcun valore sul lungo periodo. Occorrono nuove misure per il miglioramento della qualità dell’aria e un primo importante passo sarebbe la realizzazione di un accordo di programma da realizzarsi assieme ai comuni limitrofi così che l’intera area del novarese ne possa beneficiare, un incontro di tutti gli assessori preposti potrebbe portare alla realizzazione di un piano comune che, alla lunga, dia il risultato sperato. Ovviamente anche la Regione Piemonte dovrebbe fare la sua parte, così come sta facendo la Regione Lombardia che, con fondi europei, sta attivando piani di intervento come la sostituzione delle vecchie e inquinanti caldaie di alcuni condomini cosa che porterà a un notevole risparmio economico per gli abitanti di questi edifici, ma anche a un miglioramento dell’efficienza energetica e quindi delle prestazioni ambientali con equivalente diminuzione dell’inquinamento atmosferico. Una buona amministrazione dovrebbe fare il primo passo e dare il segno per migliorare la qualità dell’aria e anche della vita dei propri cittadini… senza dover sperare in quattro gocce d’acqua che puliscano, momentaneamente, l’aria".