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IO NOVARA e FORZA ITALIA REPLICANO A PICOZZI (LEGA NORD)

Novara - Alle repliche del consigliere della Lega Nord, Gaetano Picozzi, sul tema dell'accoglienza migranti, i gruppi consiliari di Io Novara e Forza Italia rispondono con la logica dei numeri e la pretesa di comprendere: “Abbiamo letto commenti trasmessi anche a mezzo stampa di alcuni consiglieri comunali della Lega Nord – precisano i consiglieri Daniele Andretta, Pietro Gagliardi e Michele Contartese - Al di là dei pressoché consueti toni di spregio, offensivi e arroganti dei quali non siamo nemmeno tanto sorpresi e che richiamano fino in fondo la responsabilità di non essere riusciti a mantenere il centro destra unito nella città di Novara, contrariamente ad altri luoghi d'Italia, ci corre l'obbligo di far notare che chi persevera nell'errore di sottovalutazione del problema accoglienza migranti (non vogliamo pensare si tratti ancora di incapacità), non siamo certamente noi, ma chi amministra il Comune di Novara”.

“Nella stessa succitata nota di un consigliere comunale – aggiunge il capogruppo di Io Novara Daniele Andretta - si banalizzano le nostre osservazioni sulla base del presupposto che il bando prevede soltanto l'assegnazione di 550 posti per accoglienza stranieri a Novara. Non siamo certamente noi a non aver letto le carte, a questo punto, poiché basta verificare i dati e le parole riportate nel testo del bando di gara che dispone di un “accordo Quadro” e laddove ricorre il numero di 550 migranti da ospitare nella città di Novara, antepone sempre l'aggettivo “presunto””.

“Pertanto, mentre si “presumeva” di accogliere 550 migranti, sono stati accreditati 624 posti in graduatoria all'interno delle strutture esistenti sul suolo comunale. Capiamo l'amarezza dei consiglieri della Lega Nord – concludono Andretta, Gagliardi e Contartese - e capiamo anche che, a volte, qualcuno vorrebbe che mai “si disturbasse il manovratore”, ma nei casi di legittimi dubbi o deprecabili ipotesi, come in questo caso, la pretesa di comprendere deve essere sempre considerata lecita e legittima, senza controbattere soltanto con parole sprezzanti e senza logica, come anche questa volta, è stato fatto”.