Novara - L’on. Gaetano Nastri, il deputato novarese di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, è intervenuto oggi alla Camera nell’ambito delle dichiarazioni di voto finale sulla ratifica dell’Accordo tra Italia e Francia per l'avvio dei lavori definitivi della Torino-Lione. «Noi di Fratelli d’Italia, - ha dichiarato Nastri confermando il “sì” del suo gruppo - lo diciamo da anni e lo ribadiamo anche oggi: siamo convinti che la nuova linea ferroviaria Torino – Lione, rappresenta un’opera strategica per il nostro futuro, che migliorerà senza dubbio gli scambi nel riequilibrio modale dei trasporti, raggiungendo l'obiettivo prefissato dell'Unione europea, ovvero di spostare il 30% del trasporto merci su rotaia entro il 2030 ed il 50% entro il 2050. L’intero sistema logistico del nord – ovest, con la nuova linea ad alta velocità Torino-Lione, trarrà un beneficio indiscutibile in quanto si andrà a potenziare, il sistema dei mezzi di trasporto alternativi a quelli su gomma ha aggiunto Nastri - Il progetto per il nuovo assetto ferroviario del nodo di Novara ne è un esempio: gli interventi previsti mirano infatti sia ad alleggerire il traffico ferroviario, in particolare merci, in zone residenziali, con contestuale miglioramento del trasporto locale, sia a creare collegamenti più veloci e con maggior capacità di trasporto tra Novara e l’aeroporto internazionale di Malpensa e le grandi città. In Piemonte infatti, l'attuale offerta logistica può contare su una potenzialità di oltre 24 milioni di metri quadrati con destinazione ad attività logistiche e su alcune infrastrutture di eccellenza. Non posso non ricordare ad esempio il Cim di Novara: Centro Logistico Intermodale posto in una posizione strategica all'incrocio di due principali corridoi europei con una superficie di circa 840 mila metri quadrati, il cui ruolo riveste un’importanza strategica attraverso lo spostamento dei flussi di merce sui vettori marittimi di grandi dimensioni, che inducono la centralità del Mediterraneo e della portualità nei traffici internazionali anche in virtù del raddoppio del Canale di Suez».
E ha concluso: «In particolare, l’adeguamento del cosiddetto Nodo Ferroviario di Novara Boschetto, all’interno del quale esiste già un raccordo diretto con l’Alta Capacità, consentirebbe un ulteriore sviluppo dei già rilevanti traffici intermodali. L’interconnessione dell’Interporto di Novara con l’Alta Capacità offrirà all’intermodalità e all’economia italiana la possibilità di operare sul mercato francese con le stesse potenzialità con cui già oggi si opera verso Paesi come Olanda, Belgio e Germania; ciò produrrà importanti ricadute in termini economici e occupazionali a livello locale, ma anche, di riflesso, sull’intero sistema nazionale».