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L’ON. NASTRI PRESENTA LA PROPOSTA PER ISTITUIRE LA GRANDE PROVINCIA DEL NORD-OVEST

Novara - L’aveva promesso e ha rispettato l’impegno: l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, ha depositato a Montecitorio una proposta di accorpamento delle Province di Novara, Vercelli, Biella e Vco in un solo grande ente, con oltre 900mila abitanti, in grado di assicurare servizi più efficienti a costi più contenuti.

“E’ un progetto in cui credo profondamente – dice Nastri – perché la soppressione totale delle Province, con legge costituzionale, mi pare un obiettivo a lunga scadenza e non facile da conseguire. Inoltre, a mio avviso è utile un ente intermedio tra Regione e Comuni, ma razionalizzando le Province esistenti che in pochi anni sono aumentate di numero in modo sproporzionato. Ad esempio in Sardegna sono raddoppiate da 4 a 8! Siccome non mi piace fare la morale in casa d’altri, senza pensare a quello che avviene in casa propria, ho pensato che era meglio iniziare a razionalizzare dal nostro territorio. I nostri cittadini avranno tutto da guadagnare da una Provincia autorevole, in grado di tenere testa a Torino come a Milano, di gestire servizi di area vasta con forti economie di scala rispetto alla situazione attuale. Pensiamo al ciclo delle acque o a quello dei rifiuti, alla manutenzione e al miglioramento delle strade, alle politiche del lavoro e per le attività produttive. Tutti settori dove una grande Provincia può fare molto di più di quanto riescano a fare i quattro enti singolarmente”.

Per concorrere a uno snellimento degli organi e al taglio dei costi della politica, la proposta indica in 40 il numero dei consiglieri complessivi del nuovo ente.

“Naturalmente il riordino delle Province – prosegue Nastri – porta con sé l’accorpamento di tutti quegli organismi statali e regionali collegati. A questo compito provvederanno rispettivamente il governo e la Regione. Si prevede anche l’abolizione dei Consorzi di bonifica e l’attribuzione delle funzioni alla nuova Provincia. Analogamente avverrà per i compiti ora svolti dagli enti parco regionali, le cui competenze sono anch’esse trasferite alla Provincia. Si configura dunque un ente complesso, una sorta di mini-Regione, in grado di agire su diversi settori”.

Infine, la proposta prevede che le risorse finanziarie rese disponibili siano utilizzate per il finanziamento di programmi a favore delle aree provinciali interessate al fine di:

a) promuovere l’occupazione giovanile nei settori agricolo, industriale, artigiano, commerciale e dei servizi, nonché dei beni culturali, in attività svolte da imprese, individuali o associate, da cooperative e loro consorzi ovvero da enti pubblici economici;

b) favorire l'accesso dei giovani alla cooperazione economica;

c) realizzare piani per la formazione professionale dei giovani, articolati per settori produttivi e livelli di professionalità, predisposti dalle regioni in base alle prospettive generali di sviluppo;

d) erogare agevolazioni di carattere contributivo in favore dei datori di lavoro per l'assunzione di giovani, mediante contratti di formazione, secondo graduatorie formate sulla base di liste speciali istituite presso i centri regionali per l'impiego.