Novara - Mercoledì 12 luglio l'assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa Augusto Ferrari ha partecipato, presso il complesso monumentale del Broletto di Novara, alla conferenza stampa di presentazione de “Il festival della dignità umana 2017”. “Dono e gratuità” saranno i valori al centro della quarta edizione del festival, promosso dall’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara Onlus di Borgomanero. La manifestazione si aprirà ufficialmente il prossimo 23 settembre e presenta una novità assoluta: l’estensione dei territori coinvolti negli eventi. Oltre a Borgomanero, Cureggio, Briga e Romagnano Sesia infatti la rassegna giungerà anche ad Arona e si sposterà nel capoluogo novarese per una serie di appuntamenti, nel quale sono previste conferenze, incontri con autori e uno spettacolo teatrale.
“Questa esperienza - commenta l'assessore Ferrari - ha costituito un momento di forte arricchimento personale ed anche l'occasione per cercare di portare all'attenzione della Regione Piemonte un'esperienza culturale di assoluto rilievo e che può rappresentare una grande opportunità di crescita e di scambio, un'opportunità di sinergia tra attori diversi e l'opportunità di rendere questa parte del Piemonte zona particolarmente rilevante per le proposte che possono maturare e che possono essere divulgate proprio a partire dal territorio novarese”.
La maggior parte degli eventi del Festival si terranno dal 23 settembre al 28 ottobre ma è prevista anche una serie di iniziative a novembre e, come tradizione, un’anteprima che quest’anno è stata
dedicata al teatro.
L’Assessore Augusto Ferrari sarà presente prossimamente anche all’inaugurazione della mostra “Fame di lavoro- storie di gastronomie operaie”, che si terrà il 14 luglio, presso l’antico mulino di Fara Novarese, in Piazza Libertà. Realizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e resa itinerante sul territorio - attraverso il supporto delle Soms piemontesi - dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, la mostra si sviluppata in 19 pannelli fotografici, ed è frutto di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, curato dall’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e dall’Associazione culturale Kòres.
Essa racconta una storia inedita: la storia del cibo in fabbrica.
Le immagini infatti rappresentano la necessità di placare la fame sul posto di lavoro, portando in fabbrica il cibo preparato dalle donne e conservato nel cosiddetto “barachin”, che nelle nostre zone viene più comunemente denominato “schiscetta”. Tale contenitore metallico rimase l'emblema e il tratto distintivo del mondo operaio del Novecento.
La mostra illustra anche la lenta evoluzione del rapporto con il cibo sul posto di lavoro, sino ad arrivare alla nascita delle mense aziendali.
“Con entusiasmo abbiamo accettato di collaborare all'allestimento di questo mostra - interviene l'assessore Ferrari -; è importante anche attraverso iniziative di questo genere continuare a discutere e confrontarsi su temi di coesione sociale, come può rappresentare il momento della pausa pranzo di un lavoratore”.
La mostra sarà ospitata al Mulino sino al 23 luglio, con ingresso libero tutti i giorni, dalle 17 alle 19.