Novara - Il Consiglio comunale ha dato via libera la mattina di giovedì 4 aprile ad un ampio pacchetto di delibere di carattere urbanistico proposte alla approvazione dall’assessore al governo del territorio Marco Bozzola. Si tratta di provvedimenti diversi, relativi a diverse aree della città e con diversa caratura progettuale. Una delle delibere, ad esempio, completa l’iter procedurale della variante al PRG che consentirà la realizzazione della nuova sede del Consorzio Gorgonzola, «una eccellenza del nostro territorio – commenta Bozzola – che avrà ora una collocazione adeguata al ruolo e qualitativamente significativa». La delibera approvata questa mattina, al termine del previsto percorso di evidenza pubblica, consegna al Consorzio lo strumento necessario per procedere alla richiesta dei permessi di costruire. Una delle altre delibere, poi, rende possibile l’attuazione concreta degli accordi sottoscritti a suo tempo con il Consorzio TAV per le opere di compensazione legate alla realizzazione della ferrovia ad alta velocità: «si tratta – spiega Bozzola – di un nuovo sistema viabilistico di collegamento tra Novara e Galliate, opere per 6 milioni di euro tra cui quelle che andranno a sostituire l’attuale cavalcavia che sarà demolito».
Un altro provvedimento importante approvato è la delibera che adegua il PRG al Piano Commerciale, introducendo alcuni correttivi rispetto alle previsioni, in particolare nell’area di corso Vercelli, in ordine al nuovo sistema viabilistico previsto con il PUC. Temi diversi, quindi, ma tutti accomunati da un unico approccio metodologico, «che – dice l’assessore – è quello che abbiamo scelto e stiamo attuando. Stiamo lavorando sul tessuto della città – spiega Bozzola – assumendo come dato il PRG vigente. Non è il “nostro” piano regolatore, ma immaginare di intraprendere un iter di variante generale o, ancor più, immaginare un nuovo piano, significherebbe paralizzare la città in un momento in cui le energie vitali nel settore dell’edilizia già scarseggiano. Abbiamo invece deciso di agire chirurgicamente, muovendoci con lo strumento del progetto si singole situazioni e “piegando” il PRG alla nostra idea città. Lo facciano attraverso varianti non strutturali, che non modificano i diritti edificatori e non influiscono sui regimi di destinazione d’uso ma contemporaneamente rendono realizzabili le previsioni di piano. E lo facciamo attraverso un intervento di riforma della parte normativa del piano, che stiamo via via concertando al Tavolo Permanente dell’Edilizia con le categorie e i professionisti, che è ormai pronto a licenziare il nuovo regolamento edilizio, il nuovo regolamento di igiene e la modifica dell’articolo 20 delle norme di PRG, quello che disciplina il regime degli ambiti di espansione»
Una “rivoluzione gentile” che dopo molti mesi di intenso lavoro sta cominciando a dare e darà sempre più i propri frutti. «Con l’obiettivo - conclude l’assessore - di accompagnare con forza la ripresa dello sviluppo della città».