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Novara - La Conferenza dei Servizi riunita in Provincia la mattina di giovedì 25 febbraio ha dato parere contrario alla richiesta di insediamento del pirogassificatore di San Pietro Mosezzo. "Contrariamente da quanto pubblicato da alcuni giornali - spiegano dall'Ufficio stampa di Palazzo Natta, sede della Provincia - ricordiamo che è la prima volta che la conferenza dei servizi analizzava il progetto per il pirogassificatore e che non si tratta di un iter già avviato". Il progetto è stato presentato dalla ditta Multi Energy Uno srl e avrebbe dovuto sorgere in via De Gasperi 24.
Sull'argomento ecco l'opinione espressa in una nota stampa da Giancarlo Locarni, dirigente della Lega Nord, responsabile delle tematiche ambientali: "In merito al rigetto del progetto sottoposto a V.I.A. ( valutazione d’impatto ambientale) riguardante la possibilità di costruire un pirogassificatore in San Pietro Mosezzo, non possiamo che sottolineare, come sempre affermato, la serietà e professionalità dei funzionari e dirigenti della provincia di Novara. Già da una prima lettura avevamo affermato che tale progetto aveva in noi destato diverse perplessità ma il nucleo tecnico istituito dalla provincia e gli altri soggetti che hanno partecipato alla conferenza in merito a detto progetto, non hanno che confermato le perplessità che erano sorte nel leggere il progetto stesso. L’azienda proponente per legge ha la possibilità di portare documentazioni aggiuntive nei prossimi dieci giorni ma l’unanimità con cui lo stesso ha avuto il diniego, suggerisce il ritiro del progetto in toto. In questo “scampato pericolo” per il territorio si deve comunque sottolineare un aspetto positivo, ci riferiamo alla numerose persone presenti nell’assemblea pubblica che si era posta in dissenso con il progetto stesso. Tale folta presenza deve intendersi come una forte presa di coscienza ambientale che se sviluppata in modo corretto porterà allo sviluppo di progetti ecosostenibili per il territorio. Il rigetto del progetto in questione sommato ad altre istanze rigettate rimane il segnale chiaro e concreto che il territorio non ha in se alcuna spinta negativa che porti al cosiddetto “turismo dei rifiuti”. Noi continueremo nella nostra azione di monitoraggio, mai con ortodossia ambientalista, ma supportati da una positività e pro positività di un percorso reale di green economy atta alla salvaguardia del territorio e dei suoi cittadini".