Novara - "Il referendum per il taglio dei parlamentari è pura demagogia: si tratta di un’iniziativa propagandistica per compiacere la pancia degli italiani. Ma i problemi del Paese sono altri: il lavoro, l’industria, la povertà. Ancora una volta, con la solita arroganza e alimentando odio e invidia sociale, la maggioranza di governo sposta l’attenzione su argomenti di secondaria importanza. La democrazia cristiana voterà no al referendum e lo farà con la massima serenità, non avendo alcuna poltrona da tutelare in Parlamento". Lo afferma il segretario provinciale della Democrazia Cristiana novarese, Luigi Torriani. E prosegue: "Contestiamo la banalità e la leggerezza con cui il governo tenta di liquidare la questione. Impossibile, per chi come noi ha fatto la storia dell’Italia, pensare di poter cambiare la costituzione a colpi di referendum. Tagliare il numero dei parlamentari indebolirà le periferie e le zone marginali, che resteranno senza rappresentanza".
E ancora: "Che Di Maio ignori la storia e la cultura di questo Paese è un dato di fatto ma Zingaretti e il PD non possono e non devono dimenticare il grande lavoro democratico che è stato fatto in Italia dal dopoguerra ad oggi. Le logiche punitive alla base del referendum non miglioreranno la qualità dei nostri rappresentanti in Parlamento. Deputati e senatori saranno scelti, controllati e gestiti dai partiti, che decideranno le sorti di questo paese facendo l’interesse delle lobby che li finanzieranno, come avviene in America. In cambio di un risparmio irrisorio, avremo un’Italia meno democratica, mal rappresentata e in balia dei poteri forti. I partiti minori, già ridotti ai minimi termini, spariranno come nei peggiori regimi. Vogliono svendere il Paese alle oligarchie economiche e alle lobby. È l’Italia che non vogliamo – conclude Torriani - voteremo NO per i nostri figli e per il futuro dei nostri nipoti".