Novara - "Come sempre Novara - scrivono Luigi Torriani (nella foto) e Giovanni Colombo, rispettivamente segretario provinciale e cittadino della D.C. - per lo sviluppo industriale della città vive solo di parole mentre i cittadini ora attendono fatti. Nel decennio trascorso gli obbiettivi della Lega Nord, all’epoca alla guida del Comune con il sindaco Massimo Giordano, per creare nuovi stabilimenti e nuova occupazione sono rimasti senza alcuna realizzazione. Giordano aveva promesso con molto entusiasmo molti posti di lavoro per i Novaresi nella nuova area industriale a nord / est di Pernate, ma su quell’area nessun nuova industria è stata realizzata e oggi vi cresce solo erbaccia. L’ex sindaco Giordano ripiegò poi sull’area a nord / ovest, verso Agognate / S.Pietro Mosezzo, dove noi della Democrazia Cristiana Novarese, intravedendo gia’ da molto tempo una dura crisi industriale e che con vari comunicati stampa, invitavamo proprio Giordano a cogliere l’occasione per intraprendere politiche di sviluppo industriali su quell’area, in quanto in quella zona vi erano imprenditori interessati dall’ottima posizione disposti ad investire e creare nuove opportunita’ di lavoro. Ma purtroppo, con le dimissioni anticipate del Sindaco Giordano per occupare una poltrona piu’ grande alla Regione, abbandono’ ogni aspettativa per quell’area nord/ovest e il risultato fu il medesimo sconfortante nulla di fatto. Novara si sta avviando ad essere una realtà industriale sempre più in recessione – il trend del fatturato ha il segno meno anche nell’ultimo trimestre - senza prospettive di sviluppo e la piena occupazione appare un sogno irrealizzabile. Il risultato sarà che i giovani emigreranno dove c’è il lavoro per formarsi una famiglia e un futuro lasciando che Novara diventi una città di anziani e molti posti di lavoro verranno ancora persi. La ricchezza se ne andrà dal territorio prendendo altre vie di sbocco. Non vogliamo essere pessimisti ma i dati di fatto sono questi. Gli errori e l’immobilismo di chi ha governato Novara per dieci anni si pagano, infatti la realta’ e’ che vi sono ampie fasce di povertà e indigenza nella nostra città. Ribadiamo che la Democrazia Cristiana ha sempre lottato per la gente, per il lavoro, per le famiglie e non per le poltrone".