Novara - Chi dice o pensa che la Lega Nord sia un partito in crisi ha capito davvero poco se non nulla di politica. E' un movimento ormai radicato nel territorio, presente a livello istituzionale in ogni grado di 'posizione di potere' ed ha una caratteristica che pochi altri partiti possono vantare: una base che 'c'è' e si fa sentire. Passata, forse, la buriana del caso Trota Bossi, del papà Umberto che ha difeso il proprio figliolo ex consigliere regionale in Lombardia (lui s'è dimesso altri, anzi... altre non hanno alcuna intenzione di farlo per pura passione per la politica...), dei diamanti, del caso Belsito e degli investimenti in Tanzania, la Lega ha puntato tutto sull'ex ministro degli Interni Maroni, ha fatto quadrato sui 'suoi' governatori in carica (Cota e Zaia) e soprattutto vive della spinta datale dall'essere uno dei pochi gruppi all'opposizione in Parlamento al Governo Monti, definito dal Carroccio come l'esecutivo capace solo e soltanto di aumentare tasse e balzelli.
Lo scorso giovedì 20 settembre all'Alberto Italia è stato organizzato dalla sezione novarese (un esempio di un gruppo che ha avuto in passato qualche 'lotta intestina' di troppo) della Lega un convegno sugli enti locali e sulla prossima riforma che verrà varata a breve dal Consiglio regionale del Piemonte e che è stata 'preparata' dal giovane assessore Elena Maccanti. Moltissimi i presenti in sala, a testimonianza che la Politica (quella con la P maiuscola) non è un vestito ormai fuori-moda, in disuso e da mettere nel cestino. Al tavolo dei relatori, oltre alla stessa Maccanti, erani presenti il capogruppo in Provincia Gian Carlo Locarni, la presidente del Consiglio provinciale Lavinia Calabrò, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Massimo Giordano, l'on. Maria Piera Pastore, il governatore del Piemonte Roberto Cota e il segretario provinciale della Lega Nord Luca Bona (che è anche vice presidente della Provincia). In sala, tra gli altri nel pubblico, il presidente della Provincia Diego Sozzani, il sindaco di Galliate Davide Ferrari, l'assessore provinciale Alessandro Canelli, la consigliera provinciale Giuseppina De Vito (Udc) e il vice Prefetto Marco Baldino. Sul tavolo sono state poste alcune questioni aperte, come il taglio dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali, resosi ancora più evidente con la cosiddetta Spending review. Giordano senza mezzi termini ha detto: "Cari sindaci, io che sono stato primo cittadino di Novara per 9 anni, sono con voi! Sono infatti i sindaci ad essere oggi vittime di questo sistema che da un lato non ti mette nelle condizioni di risolvere i problemi della tua gente e dall'altro sei solo a fronteggiare la protesta dei cittadini per servizi che vengono ad essere tagliati o ridimensionati". Cota ha puntato invece l'indice sulla bontà delle riforme attuate dalla sua Giunta regionale, in primis quella della Sanità "dopo una battaglia politica lunga tantissimo tempo. Ma un domani se avremo delle eccellenze come il centro specialistico di Arona dovremo dire grazie a questo nostro impegno. E ora abbiamo in mente un altra riforma epocale: quella degli enti locali, fondamentale per una regione come la nostra, composta soprattutto da Comuni sotto i 10.000 abitanti, molti dei quali in montagna e con pochi residenti". Bona, Locarni e Pastore hanno ribadito come il federalismo fiscale rischia di diventare lettera morta con gli ultimi provvedimenti assunti dalla politica centralista di Monti e delle forze che sostengono il suo Governo: "In questo modo si va a colpire le regioni virtuose e a premiare quelle che non sono state in grado di amministrare i soldi pubblici". Infine la parola all'assessore Maccanti: appena ha cominciato a parlare si è subito capito perché il leader Maroni ha voluto che facesse parte del suo pool di persone che lo devono affiancare per tracciare la linea politica della 'nuova' Lega. Dati alla mano, con una semplicità e velocità travolgenti ha spiegato che i Comuni più piccoli possono ora scegliere se consorziarsi tra loro o compartecipare ad una sorta di unione, pur non perdendo la propria identità. "Questa scelta è stata fatta proprio per la morfologia del Piemonte, la terra dei Comuni, e perché vengano assicurati tutti i servizi di cui il contribuente ha bisogno e diritto".
Al termine un breve dibattito e poi appuntamento per tutti al fine settimana dal 28 al 30 settembre prossimi. Da Novara si partirà dalla sede in viale Dante la mattina di sabato 29, ore 6.30, per essere presenti in massa a Torino al Palazzo Lingotto agli Stati Generali del Nord, nel corso del quale è prevista la presenza di numerosi big della politica italiana e delle parti sociali. La giornata di sabato si aprirà alle 8.30 con l'intervento e Question Time del ministro Corrado Passera, per poi proseguire con il commissario europeo Antonio Tajani, l'economista Oscar Hiannino, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il banchiere Giorgio Guzzetti. Per ulteriori informazioni www.leganordnovara.org.