Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria novarese del Terzo Polo (Azione e Italia Viva) a firma dei referenti locali Sergio De Stasio (foto), Gabriele Cerfeda, Lella Nava e Giuseppe Genoni: "Era il lontano agosto 2017 quando il Ministero dei Trasporti definì le linee guida per l’adozione di un piano urbano della mobilità sostenibile comunicando ai Comuni sopra i 100 mila abitanti di avere tempo fino al 5 ottobre 2019 per la sua adozione. Dopo due anni il comune di Novara, approva le Linee Guida con Deliberazione di Giunta Comunale n. 347 del 26/07/2019. Ad agosto 2020, affida l’incarico per la redazione del PUMS ad una società umbra per arrivare fino ad oggi, dopo ben 5 anni, a partorire il “topolino”. È un topolino perché quanto approvato dal consiglio comunale, stando alle parole della stessa Assessore Armienti non contiene i dettagli degli interventi, che sono demandati ai piani di settore e alla pianificazione urbanistica. E già sorge una prima domanda: quanto tempo occorrerà per la redazione di questi “piani operativi”, visto che quello che è stato votato è solo il documento “cornice”? Inoltre è possibile avere un’indicazione concreta e reale sui costi del piano e del crono programma dei lavori? È un topolino perché non è incisivo, perché non dà soluzioni per consentire una reale riduzione della mobilità delle auto, non offre facilitazioni per la mobilità pedonale e ciclabile, né adotta provvedimento per migliorare la qualità ambientale né dal lato dell’inquinamento acustico né da quello relativo all’inquinamento da polveri sottili. Inoltre non affronta il tema degli interventi infrastrutturali dei sottopassi, dei cavalcavia e delle barriere ferroviarie. Nessuna indicazione sul miglioramento del piano della sosta (altro che NO MUSA che tanta “fortuna elettorale” ha prodotto per qualcuno) se non un generico riferimento alla ridurre gli stalli. Nessun impatto sulle criticità del traffico cittadino, specialmente sulle strade di collegamento principali nelle ore di punta che risultano sempre intasate. La verità è che Novara con l’adozione di questo piano, se è quando verrà implementato, sarà una città disordinata e insostenibile, priva di una visione strategica complessiva, poco attenta ai reali bisogni dei cittadini e senza un reale beneficio ambientale ed economico".