Novara - "Chiedo cortesemente uno spazio di replica sul vostro giornale - ci scrive Milù Allegra, consigliere provinciale di Novara - perché ho appreso che un colloquio virtuale intercorso tra la sottoscritta ed un giovane liceale, vuole essere trasformato ed utilizzato da un consigliere provinciale in cerca di visibilità sui media locali, in forma pubblica con intenti ben diversi. La conversazione in oggetto sul noto social network Facebook, che non è stata appositamente svolta in forma visibile a tutti, era un semplice, garbato, libero, scambio di opinioni fra conoscenti: se avessi voluto esprimere pubblicamente le mie posizioni nel merito, mi sarei certamente servita di altri strumenti più adeguati, come ora mi si chiede di fare. Ho espresso in quel frangente, da libera cittadina, la mia posizione relativa alla presenza di Maroni presso il liceo novarese, ritenendo poco opportuna la partecipazione del parlamentare non più Ministro degli Interni. Così come ho trovato inopportuno la presenza massiccia dello stato maggiore leghista, accalcati per stringere la mano o farsi fotografare con il loro “capo”, e l’intervento del Governatore che ha totalmente ignorato il tema dell’incontro concentrandosi su una lunga autocelebrazione delle proprie politiche sanitarie. Elementi, questi ultimi, che hanno fatto scadere in strumentalizzazione politica un’iniziativa organizzata da dei ragazzi per dei ragazzi: sento ancora gli echi delle parole dei consiglieri della Lega che più volte hanno ribadito che non si fa politica a scuola… Avrei preferito che sul tema in questione fosse intervenuto chi davvero la mafia la combatte con il proprio lavoro (Istituzioni o Associazioni apartitiche come Libera) così come che le truppe cammellate leghiste tenessero un tono sobrio e rispettoso durante l’evento. Sapere, infine, che un eletto voglia chiedere la convocazione di una conferenza dei capigruppo o l'intervento dell'Ufficio scolastico provinciale (non esiste più il provveditorato: il leghista in cerca di visibilità si aggiorni!) mi amareggia molto: non certo per mancanza di trasparenza e legittimità del mio operato, quanto per deficit di argomenti politici e pochezza di idee".