Novara - Per la prima volta all’interno di una cornice istituzionale, quella della commissione Autonomia presieduta dal leghista Riccardo Lanzo, la Regione Piemonte ha potuto ragionare sulle opportunità offerte dalla Regio Insubrica, la comunità di lavoro di cui è presidente l’assessore Matteo Marnati e che comprendendo le provincie del Vco, Novara, Varese, Como e Lecco oltre che il Canton Ticino promuove la cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera e favorisce le politiche di appartenenza a un territorio tanto peculiare.
“Da novarese, ovvero da piemontese che vive in una delle zone ricomprese nella Regio Insubrica - ha sottolineato il presidente Riccardo Lanzo (foto) - sono contento che quest’oggi siano finalmente iniziati i lavori che permetteranno alla Regione di sfruttare al meglio le opportunità messe a disposizione dall’appartenenza a questa comunità. In particolare, penso alla possibilità di ottenere contributi e patrocini per la promozione e la diffusione di quelle attività che si sviluppano in una dimensione transfrontaliera tra le nostre provincie e la Svizzera, oltre che al sostegno alle politiche turistiche e ambientali che interessano i nostri territori. Una possibilità in più per sostenere settori che più di altri hanno subito le conseguenze dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo attraversando. Soprattutto, con l’avvio del confronto in commissione Autonomia potremo per la prima volta portare avanti strategie e progetti comuni in un’ottica di area vasta che comprende il Piemonte, la Lombardia e la Svizzera, sfruttandone a pieno tutte le potenzialità. Anche per questo motivo, ho suggerito all’assessore Marnati di organizzare al più presto un convegno che spieghi alle nostre comunità cosa significhi far parte della Regio Insubrica. La proposta è stata accolta con entusiasmo”.
“Finalmente la Regione Piemonte si accorge di una opportunità - aggiunge il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni - che come vicepresidente della provincia del Vco ho già avuto modo di apprezzare nel corso degli anni. Significa stringere sempre più i rapporti all’interno di un’area che ha imprescindibili radici culturali, storiche ed economiche e che oggi rappresenta una delle zone più ricche d’Europa in termini di produzione di Pil. Inoltre, credere nella Regio Insubrica significa sfruttare la fondamentale collaborazione con uno Stato extra Ue come è appunto la Svizzera, nella quale oggi lavorano tanti italiani transfrontalieri e che rappresenta un mercato fondamentale per sostenere i nostri scambi. Una regione strategica per il futuro di tutto il Piemonte: da qui passerà infatti il corridoio ferroviario Genova-Rotterdam che, attraverso il potenziamento del Sempione, raggiungerà lo snodo di Alessandria facendo della nostra regione uno dei poli logistici più importanti d’Europa. E poi non dimentichiamo le straordinarie potenzialità di un turismo che sospeso tra laghi e montagne tornerà a generare reddito non appena l’emergenza sanitaria sarà alle spalle”.