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Lega contro l'accattonaggio molesto a Novara

Matteo Marnati

Novara - Presa di posizione del gruppo consiliare della Lega per voce del suo capogruppo Matteo Marnati sui dati riguardanti gli episodi di accattonaggio molesto in città. "Grazie al lavoro minuzioso ed efficace del Comando di Polizia locale – spiega Marnati - si è arrivati a presentare i dati del monitoraggio condotto tra di coloro che stazionano davanti ai supermercati e richiedono l’elemosina in maniera costante e insistente: su ventinove persone identificate, ventiquattro provengono dalla Nigeria, due dal Marocco, uno dalla Liberia, uno dal Senegal e uno dalla Romania. La stragrande maggioranza di questi hanno la residenza presso strutture gestite da cooperative sociali che avrebbero il compito di assisterli e dar loro da mangiare. Molti infatti risultano essere richiedenti asilo, altri, invece, hanno il permesso di soggiorno e i restanti hanno la carta d’identità italiana. Questi dati evidenziano il fallimento totale dell’integrazione messa in atto dal  Governo del Pd. Le cooperative non sanno gestire i richiedenti asilo: nonostante i trentacinque euro messi a loro disposizione. Chiediamo al futuro Governo di intervenire per cambiare la gestione dell’accoglienza dei migranti economici".

Il segretario provinciale della Lega Marzio Liuni, candidato alla Camera, prendendo atto del lavoro svolto dalla Polizia locale, sottolinea che "il mio impegno personale, una volta eletto, sarà quello di sostenere la politica dei rimpatri di quanti non ottengono lo stato di rifugiato politico. Nel 2017 lo Stato italiano ha speso più di quattro miliardi di euro per l’accoglienza ed è evidente che questi vengano spesi male e servano solo a mantenere le numerose cooperative che operano in questo settore. Sono dell’idea che sia necessario riscrivere le regole dell’accoglienza e che i richiedenti asilo vengano identificati direttamente in Africa o nei Paesi d’origine".

Anche il sindaco Alessandro Canelli esprime disappunto per la gestione dei richiedenti asilo. "Il monitoraggio  – commenta – dimostra che le cooperative non controllano il rispetto delle regole da parte dei propri ospiti, nonostante questi abbiano preso l’impegno a non chiedere l’elemosina e nonostante gli impegni assunti durante una riunione che si è tenuta qualche mese fa in Prefettura con i responsabili delle strutture d’accoglienza. Trasmetterò al Prefetto i risultati del monitoraggio e auspico che ai sindaci vengano forniti numerosi poteri per controllare il fenomeno".