Lega Nord Novara presente alla manifestazione di Torino

Novara - Commenta il segretario provinciale della Lega Nord, Luca Bona: "La Lega di Novara ha partecipato in forze alla grande manifestazione di sabato 12 ottobre a Torino, per la legalità e per dare voce alla gente "normale", che pensa ed agisce secondo il buonsenso e non secondo le convenienze di finanza e massoneria, poteri a cui sono evidentemente asserviti i grandi media nazionali che hanno censurato le immagini di Piazza San Carlo piena di bandiere dei Popoli Padani. Due Pullman pieni, una ventina di auto e alcuni Militanti in treno, per un totale di quasi 200 persone (non solo militanti o simpatizzanti, ma anche gente non tesserata), che hanno portato la voce della provincia di Novara che vuole sicurezza e legalità, e che torna ad alzare la testa di fronte all'ipocrisia dei partiti romani, servi, come i loro giornali, di chi vuol ridurre i popoli a semplici consumatori o numeri (come la sostituzione di papà e mamma con genitore 1 e 2). Ringraziamo tutti coloro che vanno oltre il pensiero unico e di chi è ad esso funzionale, come alcuni media nazionali (che, per esempio, tolgono un sondaggio online perché i risultati non erano quelli sperati) o i "grillini", che a Borgomanero dov'era radunato il loro "stato maggiore" dell'intero Piemonte orientale, dopo aver proposto l'abolizione del reato di clandestinità, hanno servito le solite balle e minestre riscaldate, ottenendo in cambio dai cittadini un grande flop, con solo una cinquantina di persone ad assistere ai loro slogan. Siamo sicuri di stare dalla parte della nostra gente e orgogliosi delle nostre bandiere, si mettano il cuore in pace e facciano pure i bagagli politici anche coloro che hanno provato a distruggere la Lega Nord a Novara solo per scopi personali, e ancora non cedono, pavidi giocatori di poker che mandano avanti i soliti giornalisti a scrivere cazzate sperando che qualcuno abbocchi. La politica per la gente non presuppone manovre diversive, ma solo un progetto semplice, trasparente e sincero, come la Padania, tutto il resto sono balle italiane".