Novara - Il gruppo consiliare in Provincia del Pd ha scritto una lettera aperta: "Il Presidente Sozzani sta preparando un colpo di mano. Vuole trasformare un soggetto per lo sviluppo, la crescita e la ricerca in un club esclusivo; per di più con un ricco “buffet”: fondi europei, finanziamenti regionali, sviluppo urbanistico, politiche energetiche. Vogliono cambiare lo Statuto della Fondazione Novara Sviluppo, per fare in modo che resti “autonoma". Autonoma da che cosa?! Perché spostare 150mila Euro per poi modificare lo statuto? Questo non ci era stato detto in fase di Consiglio! La Provincia di Novara aveva, infatti, deciso di spostare 150mila Euro da un avanzo di bilancio alle casse di Fondazione Novara Sviluppo. Nell'ultimo Consiglio provinciale avevamo chiesto spiegazioni su uno stanziamento di tale entità in una fase di emergenza sociale e tagli alla spesa pubblica senza precedenti. Il Presidente ci aveva risposto di aspettare l'incontro del 18 ottobre presso la sede della Fondazione. "Vi stupiremo", aveva detto Sozzani, e in effetti lo ha fatto, perché né i Capigruppo, né la Commissione Bilancio hanno avuto risposte in merito. Che senso ha dare un contributo a una Fondazione destinata a cambiare tutto il Cda una volta scaduto il mandato provinciale? Che senso ha se Lavoro e Attività produttive non rientreranno nelle competenze dei nuovi Enti intermedi? Ci abbiamo pensato a lungo, poiché materie quali Giovani e Lavoro richiedono un approccio responsabile. Ebbene, eravamo pronti a considerare le "buone intenzioni" di un'azione di questo tipo; benché ancora tutta da verificare. Per questo avevamo accettato la "sfida" lanciata da Sozzani in Consiglio sulla condivisione di un'iniziativa al di sopra delle parti politiche, tanto da poter essere ereditata da qualsiasi istituzione. Allora perché cambiare lo statuto? Cosa c’è sotto a questo gioco delle tre carte? Gli stessi organi della Fondazione sono allarmati, tanto da anticipare i contenuti della bozza del nuovo statuto. Un atto di forza per cancellare la Commissione di indirizzo e vigilanza, tagliando i ponti con associazioni di categoria, sindacati e Università. Una politica che accentrerebbe i poteri nelle mani di un nuovo Cda nominato esclusivamente dalla Provincia. Ciò che salta all’occhio è che vi potranno accedere anche amministratori e politici! Un Cda in carica per sette anni all’interno del quale verrà indicato il presidente. Può un Sozzani, senza più alcuna prospettiva politica, arrogarsi il diritto di indicare un percorso senza prima condividerlo? E’ inqualificabile, inoltre, non considerare che, fino a prova contraria, le funzioni del nuovo Ente intermedio di area vasta si limitano a due grandi capitoli (dl 95 del 6 luglio 2012): Ambiente, Trasporti e viabilità. Ecco perché questa urgenza. Vogliono cambiare lo Statuto prima che si proceda al riordino delle Province. Non ci resta quindi che allargare le braccia e chiedere a gran voce le dimissioni di un Presidente che rischia di contribuire all'allontanamento dei novaresi dalla (buona) politica e di compromettere sul nascere il lavoro della nuova Provincia. Un presidente che non ha né il buon senso, né la vergogna di continuare pubblicamente ad ispirarsi alla vision Formigoni!"