Novara - Sul tema della ricorrenza del 1° Maggio ha scritto una lettera aperta l'ex sindaco di Novara, oggi assessore regionale alle Attività produttive, Massimo Giordano: "BANG: Il 1' Maggio o la festa del lavoro che non c'e'? Può apparire anacronistico parlare di Festa dei Lavoratori nel bel mezzo della crisi che stiamo vivendo. Eppure proprio in questi momenti una ricorrenza può assumere ulteriori significati che, nel ruolo che attualmente rivesto, quello cioè di assessore regionale allo Sviluppo Economico, mi preme sottolineare. Quello del lavoro è oggi “il” problema prioritario ed i dati drammatici che vengono via via divulgati non fanno che confermare questo stato di fatto. Per questa ragione sin dal nostro insediamento alla guida del Governo Regionale, ogni sforzo è stato indirizzato ad incentivare, per quanto fosse possibile, l’occupazione. In pochi giorni abbiamo varato un “Piano Straordinario per l’Occupazione” che ha visto stanziati 400 milioni di euro in favore delle imprese che intendevano assumere, ampliarsi, insediarsi sul territorio piemontese, investire in tecnologie innovative e ricerca… Tutte le “misure” ovvero le modalità di aiuto pubblico contenute nel piano, sono state avviate e sono moltissime le imprese piemontesi che ne hanno usufruito esaurendo gli stanziamenti, anche se per un bilancio definitivo occorrerà attendere ancora qualche tempo, alla verifica di tutti i numeri a nostra disposizione. Questa attenzione però denota una vivacità imprenditoriale che non è comune a tutti i territori, e che fa ben sperare nelle potenzialità di una Regione come il Piemonte, da sempre uno dei motori trainanti dell’industria manifatturiera del nostro Paese. Ma uno strumento straordinario come il nostro Piano per l’Occupazione aveva la necessità di una politica di più ampio respiro e per questo nei mesi scorsi abbiamo varato il Piano per la Competitività (con lo stanziamento di ulteriori 500 milioni di euro): l’abbiamo intitolato “Il Piemonte è un’opportunità” proprio in considerazione del fatto che incrementando i fattori di competitività delle nostre aziende possiamo dar loro ulteriori chance in particolare per aggredire i mercati internazionali emergenti. Il Piano Giovani, quello per l’internazionalizzazione, il Piano Ict, le iniziative per il sostegno al credito, il bonus fiscale per l’azzeramento dell’Irap nei confronti di chi assumere e le altre misure che in questi mesi stiamo varando, sono tutte “figlie” di quella impostazione che va nella direzione di offrire alle nostre imprese una maggiore solidità… Potranno anche non piacere ma le nostre iniziative sono collegate da un impianto generale, da una “politica” che considera le imprese una risorsa. Purtroppo a livello di Governo centrale questo non avviene perché l’atteggiamento dell’esecutivo di Monti è ben differente, vessatorio nei confronti delle imprese (oltre che di tutti i cittadini) e le conseguenze sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Sarebbe al contrario questo il momento di “fare sistema”, di avviare politiche virtuose che vedano affiancati il Governo e le Regioni (in grado di convogliare gli aiuti pubblici in gran parte di provenienza europea) in uno sforzo corale. Questo non sta avvenendo creando una pericolosissima falla nel sistema, che rischia di compromettere gli sforzi di tutti. L’augurio per questo 1° maggio dunque è che questa situazione cambi e che anche il nostro Governo consideri i temi dell’occupazione e delle imprese, prioritari… Gli imprenditori insomma - conclude Giordano - non sono limoni da spremere ma un patrimonio del nostro Paese che va sostenuto. Il rischio altrimenti è quello di arrivare a festeggiare il lavoro che non c’è".