
Novara - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell'ex assessore Massimo Contaldo (uno dei massimi esperto in città di Sport) all'assessore al Bilancio Silvana Moscatelli: "Recentemente l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli è intervenuta sul tema delle tariffe di concessione delle sedi di quartiere per sostenere l’azione amministrativa del Comune. Alla base del proprio ragionamento pone due principi amministrativi che costituiscono senza dubbio un caposaldo da tener presente per tutti coloro che gestiscono la cosa pubblica: “chi fa business nelle sedi di quartiere pagherà un affitto più alto delle onlus; “il nostro ente ha il dovere di valorizzare economicamente i propri beni, in caso contrario rischia di essere accusato di danno patrimoniale”. Non si può non essere d’accordo con Silvana Moscatelli ma la domanda che ci si pone è se tali principi vengano effettivamente applicati in tutta l’azione amministrativa del Comune ovvero solo per talune tipologie di interventi. Il caso delle ex sedi di quartiere e della loro valorizzazione è senza dubbio di particolare interesse ma se vogliamo addentrarci in un discorso economicamente più rilevante bisogna fare un up-grade e parlare di strutture sportive comunali. Si cambia campo di gioco ma i principi dovrebbero essere sempre i medesimi. Ma è proprio così? Oppure il Comune nello sport oltre a muoversi in modo antieconomico per le sue casse fa anche concorrenza sleale al privato? La risposta al quesito dovrebbe essere semplice ed in linea con quanto affermato dall’assessore ma in realtà tanto semplice non è e la gestione dello sport novarese è sempre stata al centro di grandi dibattiti politici che hanno, nel bene e nel male, toccato tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Sarebbe davvero interessante se l’assessore Moscatelli entrasse nel merito della questione con un’analisi economica-finanziaria dettagliata del rapporto tra Comune, associazioni sportive e strutture sportive comunali magari in un confronto pubblico con gli operatori del settore. Sono fermamente convinto che in un tale dibattito nascerebbero molti spunti di riflessione interessanti che senza dubbio aiuterebbero anche il Comune nelle proprie scelte economiche".