Novara - "Egregio direttore - ci scrive Antonio Pedrazzoli, consigliere comunale e capogruppo Udc -
ho letto questa mattina (6 luglio 2011) il comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle con riguardo alla riunione dei capigruppo dello scorso lunedì 4 luglio nella quale si è discusso tra le altre cose dell’articolo 5 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in Legge n. 122 del 2010. Tale comunicato riporta una versione dei fatti riveduta e corretta ad uso demagogico, vorrei pertanto precisare alcuni passaggi importanti del tema oggetto di attenzione e tenuti volutamente nascosti sulla parte scura della luna. La citata norma stabilisce che nel termine di centoventi giorni dall’entrata in vigore del citato D.L. n. 78/2010 con decreto del Ministero dell’Interno le indennità di talune categorie di amministratori avrebbero dovuto essere ridotte in una certa misura per un periodo non inferiore a tre anni.
Durante la riunione di lunedì scorso si è parlato del fatto che il citato decreto del Ministero dell’Interno non è mai stato emanato, e su quale conseguenza possa avere una tale circostanza sull’accantonamento delle somme trattenute dal Comune di Novara dal giugno dello scorso anno sino ad oggi per un importo pari al 7% delle indennità, e se sia necessario trattenerle ancora oppure no e come procedere per il futuro. Il tema è di una certa complessità e di non facile soluzione perché può comportare delle responsabilità in capo al Comune stesso, e perciò si è deciso di ulteriormente approfondirlo con i competenti responsabili comunali al fine adottare una soluzione adeguata. Si precisa, inoltre, per sottolineare ancora la delicatezza dell’argomento, che solo pochi mesi fa il Consiglio di Stato, con parere n. 1192 del 22 marzo 2011, ha chiesto chiarimenti al Viminale su taluni aspetti relativi alla riduzione delle indennità previste dal citato Decreto Legge. Il problema è stato pertanto analizzato sotto il profilo della responsabilità comunale essendo peraltro ben chiaro, e banale dirlo, che le somme eventualmente accantonate non sono per ora di titolarità del Comune che non può in alcun modo usarle per altri fini fatto salvo quanto verrà disposto dall’emanando decreto ministeriale. Durante la discussione sulle indennità il capogruppo del Movimento Cinque Stelle non è intervenuto in alcun modo rimanendo in assoluto silenzio e dopo aver letto il suo comunicato stampa mi chiedo il perché visto che di cose da dire ne avrebbe avute e c’era tutto il tempo per farlo.
Inutile dire che è interesse anche dell'Udc razionalizzare e diminuire i costi della pubblica amministrazione e su questo tema siamo ben disponibili a confrontarci con tutte le forze politiche e così pure con il Movimento Cinque Stelle ma preferibilmente nelle sedi istituzionali e senza demagogia".