Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Libera Novara: "Da sempre Libera è vicina ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia, per coniugare il dovere della memoria con il necessario impegno civile. Il Programma Salvagente sperimenta un nuovo modello di impegno sul territorio nazionale, contribuendo a disegnare le basi di una difesa popolare nonviolenta per l’Unione Europea, che fornisce un contributo al progetto tramite fondi della Direzione generale Giustizia della Commissione Europea. Accompagnamento relazionale, scorta non armata e strategia comunicativa; questi gli ingredienti per una vicinanza sostanziale ed efficace ai cittadini in prima linea nella lotta alle mafie. Essere concretamente presenti e umanamente vicini a queste persone aiuta a rompere il senso di solitudine e ad accompagnarle nei loro percorsi di giustizia. Allo stesso modo è importante dare voce a chi non ha voce: attraverso un uso sociale e creativo dei nuovi media, si riverberano le storie, le testimonianze e le attività delle persone all’interno del programma. L’attenzione mediatica, oltre a diffondere storie di vero impegno civile al servizio del Paese, riduce il rischio di aggressioni a chi ha deciso di denunciare, alzando il costo per chi vuole ricorrere alla violenza contro chi non ha abbassato la testa né voltato lo sguardo di fronte all'arroganza mafiosa. Come spesso ripete pubblicamente Pino Masciari, testimone di giustizia calabrese: «Ogni persona che viene a conoscenza della mia storia mi allunga la vita di un giorno». Ne parliamo sabato 15 marzo alle ore 17 insieme ad Andrea Zummo, uno dei responsabili del progetto, alla Barriera Albertina di Novara (viale XX settembre)".