Novara - "Due anni fa - afferma in una nota il presidente della Provincia, Matteo Besozzi - all’insediamento dell’amministrazione provinciale, presentavamo le linee guida di mandato improntate sul nuovo ruolo di coordinamento della Provincia e sul forte segnale di cambiamento determinato dal fatto che presidente e consiglieri fossero sindaci e amministratori comunali. Nel primo biennio, caratterizzato dall’incertezza derivante delle modifiche introdotte dalle legge Delrio e dall’attesa per il referendum costituzionale, abbiamo costruito una nuova Provincia, interlocutore forte dei Comuni, soprattutto dei più piccoli, e loro voce nei confronti degli altri Enti locali, dalla Regione allo Stato. Abbiamo improntato l’attività alla buona amministrazione, al mantenimento in efficienza delle strade, delle scuole e alla tutela dell’ambiente, abbiamo salvaguardato tra le mille difficoltà derivanti da un bilancio in continua contrazione i servizi essenziali. Oggi il referendum ha sancito il mantenimento delle Provincie: la sfida a cui siamo chiamati è forse ancor più ambiziosa: accrescere il prezioso ruolo di coordinamento e gestire le competenze sia dirette sia delegate dalla Regione Piemonte con un organico ridotto e con un bilancio che necessita i trasferimenti necessari affinché gli ambiti di intervento non restino solo sulla carta. Le Provincia, è bene ricordarlo, ha mantenuto una competenza diretta su: strade; istruzione ed edilizia scolastica; tutela dell’ambiente; pianificazione territoriale; pari opportunità e tutela contro le discriminazioni. Mentre le funzioni delegate dalla Regione Piemonte risultano: caccia, pesca, energia, attività estrattive, risorse idriche, turismo, sport, politiche giovanili, diritto allo studio. Un paniere di competenze corposo, sul quale l’Ente più agile che abbiamo costruito non deve diventare anche un Ente “leggero”. Per mantenere un ruolo rilevante in primo luogo sarà necessario adoperarsi affinchè il bilancio sia più solido, solidità che può derivare esclusivamente da maggiori trasferimenti, essendo già state tagliate all’osso le spese superflue. Indispensabile poi costruire un dialogo e una collaborazione sempre più produttiva con i Comuni: in questi due anni servizi come la Centrale unica di committenza o il SEAV, lo sportello dedicato a bandi e progetti europei, sono state intuizioni luminose, molto apprezzate dalle amministrazioni comunali coinvolte che difficilmente sarebbero riuscite a gestire queste attività direttamente. Altri aspetti che hanno caratterizzato i primi due anni di mandato sono l’attenzione al sociale, alla disabilità e alla fragilità: con progetti ad hoc siamo riusciti ad intercettare risorse importantissime per potenziare i servizi. Stesso discorso sull’efficientamento energetico delle scuole e sulla sicurezza. Certamente sarà necessario proseguire anche nella gestione associata di alcune competenze: l’esperienza dei trasporti, affidati all’Agenzia della mobilità regionale, composta da delegati di tutte le Province piemontesi e della Città metropolitana, sta portando risultati incoraggianti, consentendo di affrontare il tema con una visione più ampia e strategicamente più efficace. Come nei primi due anni di mandato, la nostra attività amministrativa sarà caratterizzata dallo spirito di servizio (ricordiamo che né il presidente né i consiglieri percepiscono compensi o rimborsi), dalla trasparenza e dalla condivisione, indispensabili per portare al territorio novarese occasioni di crescita. Con entusiasmo e positività, insieme ad una squadra motivata, proseguiamo una sfida sicuramente impegnativa, ma che proprio per questo motivo sarà ancora più gratificante portare a termine nel migliore dei modi".