Novara - Riportiamo l'intervento del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Rossano Pirovano, nel corso della discussione del Bilancio: "Il bilancio di previsione 2013, così come quello del 2012, è figlio di una situazione di grandissima difficoltà dovuta alla più grande crisi economica dal dopoguerra a oggi, ma non solo, abbiamo visto il fallimento di una intera classe politica, che ha governato l'Italia negli ultimi 15 anni, una politica non in grado di dare risposte alle esigenze dei cittadini. Abbiamo vissuto anche nella nostra città la chiusura di alcune aziende con la conseguente perdita di posti di lavoro, o imprenditori che hanno delocalizzato le loro aziende, perchè stufi della assurda burocrazia italiana, e da un costo del lavoro senza uguali in Europa. Il bilancio 2013 quest’anno viene portato al vaglio del Consiglio Comunale ad esercizio già abbondantemente avviato, con un ritardo notevole rispetto, non solo alla prassi ordinaria di votarlo prima dell’inizio del nuovo anno, ma anche rispetto all'ultimo esercizio 2012. È assolutamente indispensabile assessore, che l'esercizio 2014 venga approvato nei primissimi mesi del prossimo anno. Occorre ribadire, che NON si tratta di responsabilità o volontà della nostra amministrazione ma i motivi del ritardo vanno ricercati nei tempi e nelle modalità con cui il governo ha definito il quadro normativo delle imposte locali, e l’ammontare dei trasferimenti statali, in particolare IMU/TARES. Questo è un primo elemento, sicuramente non trascurabile, ma quello che appare ancora più grave è in merito alle decisioni governative. Rispetto agli ultimi due anni i MANCATI trasferimenti dallo Stato per il comune di Novara ammontano a qualche decina di milioni di euro. Questo fa capire anche a chi come me non esperto di bilanci l'enorme difficoltà con cui l'assessore Dulio insieme all'esecutivo ha dovuto lavorare, per raggiungere il pareggio di bilancio. Allora mi chiedo ma quante cose il comune di Novara poteva fare con una cifra così importante nelle proprie casse? Io credo che farsi questa domanda è più che legittimo, ma queste notizie non sempre escono fuori, da Palazzo Cabrino, e allora ben vengano assemblee come "insieme per decidere" danno la possibilità a tutti di partecipare, e per noi è l'occasione per raccogliere le opinioni e le idee dei Novaresi. Basti pensare alla TARES, a Roma hanno fatto tutto e il contrario di tutto, tabelle che se applicate alla lettera avrebbero creato molti problemi alla già fragile situazione economica in cui versa gran parte delle famiglie italiane, per non parlare di alcune categorie di commercianti, e per fortuna che alla fine è stato usato il buon senso, rimettendo nelle mani dei comuni la decisione finale. Abbiamo visto in Commissione che l'aumento si attesta intorno al 4% rispetto al 200% ipotizzato in alcuni casi. Ricordo a tutti che questa nuova tassa prevede 30 centesimi di euro di incremento per metro quadrato di ogni abitazione ad esclusivo beneficio dello Stato, questo a mio avviso vuol dire OBBLIGARE gli amministratori locali a fare gli esattori per conto di chi, con una decisione, "mi limito a dire discutibile" hanno voluto a tutti i costi togliere la prima rata dell'imu sulla prima casa, anche a chi poteva permettersi di pagare. Il secondo elemento è rispettare quanto più possibile gli impegni presi con i cittadini, abbiamo messo in campo un programma ambizioso, ma allo stesso tempo realistico, e realizzabile. Nelle prossime settimane porteremo nelle apposite commissioni progetti che cambieranno il volto della Città per i prossimi decenni. Va anche detto che in questi due anni e mezzo, abbiamo lavorato per sistemare le scelte sbagliate del passato, e mi riferisco allo Sporting, alla gestione del Coccia, alla Sun, a quel obbrobrio del parcheggio sotterraneo di largo Bellini, alle aree industriali inutilizzate. Proprio qualche giorno fa, in quest'aula abbiamo approvato la patrimonializzazione della fondazione Coccia, così facendo non sola abbiamo dato stabilita ai conti, ma abbiamo messo le basi per far si che Novara sia sempre più un punto di riferimento culturale del Piemonte. In questo bilancio ci sono le risorse necessarie per salvare l'azienda di trasporto pubblico cittadina, per la prima volta dopo anni di tagli, sia regionali che comunali, e per non dimenticare "ricordo la sciagurata gara del 2008", quest'anno investiamo somme molto importanti per il trasporto pubblico a Novara. Per l'esattezza In questo bilancio troviamo più di due milioni di euro, garantendo stabilità economica per il futuro del trasporto pubblico e dell'azienda Sun. Così come è stato anticipato in commissione dal presidente Sun, subito dopo l'approvazione del bilancio di previsione del comune, nelle prossime settimane sarà portato nell'apposita commissione, e successivamente in consiglio il piano di risanamento Sun. È di questi giorni, la notizia che il parcheggio sotterraneo di largo bellini non verrà più realizzato, per la cronaca un'altro punto fondamentale del nostro programma che viene rispettato. In realtà non era solo il buco a preoccuparci, in effetti la preoccupazione più grande arrivava dal piano economico finanziario EREDITATO, perché con quel progetto avremmo avuto: un saldo negativo di posti auto pari a 260 stalli in meno, i cittadini avrebbero dovuto pagare 2 euro ora per 24h su 24, e 365 giorni anno perciò domenica e festivi compresi, a conti fatti quell'opera sarebbe costata ai cittadini novaresi più di 1.500.000 euro per i prossimi 25 anni. Noi, e solo noi, abbiamo detto no! E abbiamo annullato quella delibera già nella scorsa primavera. Non essendoci più il fardello del parcheggio, nelle prossime settimane porteremo nell'apposita Commissione il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, che favorisca la velocità commerciale del Trasporto Pubblico Locale, per invogliare sempre più persone, a utilizzare l'uso dei bus. Bisogna avere coraggio nelle scelte che si faranno, e in questo, noi, abbiamo sempre dimostrato di primeggiare, mi riferisco alla pedonalizzazione di Piazza Martiri con una nuova viabilità. La città ha bisogno di un piano della sosta innovativo, che deve tenere conto delle esigenze di tutti, ma senza farsi condizionare dagli interessi di pochi. Sempre in tema di cambiamento della città: entro la fine del 2013 andremo a concludere l'iter per il recupero e la trasformazione di tutta l'area ex macello, abbiamo già avuto modo di apprezzare i progetti in commissione, illustrati dall'assessore Bozzola, stiamo parlando di un processo di valorizzazione e trasformazione urbanistica, di un'area strategica a due passi dal centro, cosa vuol dire, oggi abbiamo un area chiusa praticamente inaccessibile, all'interno strutture fatiscenti e tetti in amianto. Abbiamo visto dalle slide come è stata disegnata l'intera area, praticamente viene realizzato un nuovo Quartiere dove sono previste abitazioni, uffici, attività commerciali, con la riqualificazione dell'area del mercato di Piazza Pasteur, e la possibilità di integrarsi in futuro con il recupero delle caserme. Anche in questo caso, verrà dato un volto nuovo, a un pezzo molto importante di città. Dicevo in premessa delle aree industriali, stiamo provando a rilanciare il CIM, ma in maniera controllata e stando molto attenti alla salvaguardia del territorio circostante, non permetteremo una espansione incontrollata, e soprattutto senza prima realizzare le opere di mitigazione. Ma noi guardiamo anche a ovest, e non solo a est, ad Agognate dove nel prossimo mese saremo chiamati ad esprimerci sullo sviluppo industriale di quell'area, anche in questo caso saremo molto attenti e vigili nel concedere l'utilizzo del suolo. In questi due anni stiamo provando, e in qualche caso ci siamo riusciti a coinvolgere i privati nel recupero della aree industriali dismesse, (Accordo con Demanio e Accordo con Olcese...) è chiaro che la congiuntura economica che stiamo vivendo non aiuta, ma noi siamo testardi e non lasceremo niente di intentato. Un altro punto fondamentale e lo rivendico con grande orgoglio è la tenuta del Patto Sociale, l’impegno del Comune a mantenere il livello dei servizi essenziali alla collettività rispetto ai quali non bisogna assolutamente retrocedere. Lo abbiamo visto nella commissione del 6 settembre scorso, quando abbiamo affrontato questo delicato tema, nel momento in cui c'è più richiesta di servizi da parte dei cittadini, abbiamo subito pesanti tagli da parte degli enti sovrapposti. Siamo comunque riusciti a mantenere tutti i servizi alla persona: garantiamo, l'assistenza domiciliare, i pasti a domicilio alle persone anziane e disagiate, l'assistenza all'handicap, integrando le rette alle famiglie che non possono permettersi di pagare per intero, abbiamo mantenuto il numero dei posti degli asili nido sia comunali che privati, mentre la lista di attesa degli asili nido continua a diminuire, ci facciamo carico dei minori non accompagnati trovati sul nostro territorio, garantiamo, temporaneamente all'ex villaggio TAV un tetto per 475 persone (di cui 55 sono italiani) che hanno perso la loro casa, in questo caso spendiamo 400.000 euro a fronte di 13.000.000 di euro della spesa complessiva dei servizi sociali, ma non solo, a poco verrá aperto il nuovo centro di accoglienza notturna per singoli, in questo caso bisogna fare un plauso all'assessore Ferrari, che in pochi mesi è riuscito a raggiungere un accordo con il demanio per l'utilizzo della caserma. Caso unico in Italia. Sono state istituite delle borse e cantieri lavoro per disoccupati, e a breve verrà avviato un nuovo cantiere lavoro anche grazie alla collaborazione con Assa, per persone che purtroppo l'hanno perso. In sinergia con le fondazioni presenti sul nostro territorio è stato istituito un fondo civico di sostegno per famiglie che stanno attraversando un momento di disagio socio economico, fatto di risorse pubbliche e private, per erogare i contributi a chi ha avuto la sfortuna di subire uno sfratto. Concludo dicendo che: di cose fatte da questa amministrazione in questi due anni e mezzo c'è ne sono veramente tante, molte altre, come ho cercato di illustrare nel mio breve intervento le faremo nei prossimi mesi, ma io voglio chiudere questo mio intervento con una frase molto bella di Pablo Neruda, ed è sulla speranza, 'La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiare'".