Novara - "Nel Rapporto 2016 redatto da ISPRA sul consumo del suolo in Italia - afferma Gian Carlo Locarni, responsabile Ambiente Lega Nord Novara - si evidenziano alcuni aspetti di limitazione. Il Ddl approvato alla camera ed ora in discussione al Senato esclude diverse aree dal computo del consumo del suolo, in netta antitesi alle definizioni europee. Dette esclusioni potrebbero creare degli ostacoli per monitorare il consumo stesso, rendendo giocoforza necessario un doppio sistema di misurazione, ovvero uno nazionale ed uno europeo, fermo restando che il sistema di misurazione nazionale di detti dati non sarebbe coerente con i dati richiesti dall’Europa, sottolineando altresì che detta pratica resterebbe molto onerosa. Sottolineo altresì che la procedura per la definizione dei limiti resterebbe molto complessa, oltremodo mancano le percentuali di riduzione da raggiungere progressivamente negli anni a venire. Auspicando che in Senato vegano portati i giusti correttivi non si può non sottolineare che dal 2012 al 2015, le percentuali di consumo del suolo sono aumentate dello 0,7% andando ad invadere anche zone sensibili come le aree protette +0,3% i fiumi ed i laghi +0,5% le coste +0,3% e le zone a pericolosità sismica +0,8% e molte altre ancora come evidenziato dal Rapporto ISPRA. Fermo restando che il Ddl in merito si pone come traguardo la limitazione fino al raggiungimento del cosiddetto consumo zero, resta altrettanto marcata l’invasività di detto Ddl verso i comuni, di fatti limitandone di molto il proprio iter e le proprie competenze".