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Locarni (Lega) e l'approvazione del Piano regionale Rifiuti

Novara - “In data 28/12/2017 – afferma Gian Carlo Locarni, responsabile dipartimento nazionale Ambiente per la Lega - presso il consiglio regionale del Piemonte è stato approvato il DDL 217 in materia di rifiuti e di gestione di quest’ultimi. Dopo un’attenta analisi sia da parte del gruppo consigliare che del dipartimento ambiente del nostro movimento abbiamo riscontrato diverse criticità. Partendo dall’accentramento di competenze: l’art. 7 comma 1 lettera B sancisce chiaramente che all’interno del territorio della città metropolitana di Torino si passerà a soli due consorzi, uno per il capoluogo e l’altro per il restante territorio secondo dei precisi paletti; l’ art. 26 comma 7, definisce le modalità di subentro: “la conferenza d’ambito degli enti di area vasta , per quanto di rispettiva competenza, all’atto del conferimento di cui al comma 6 subentrano nei rapporti giuridici sia attivi che passivi, ivi quelli compresi relativi al personale in servizio alla data del 31/12/2010, individuati ed approvati ai sensi dei comma 3 e 6”; l’art. 26, comma 10, la liquidazione delle associazioni d’ambito: “a decorrere dalla data di conferimento di cui al comma 6, le associazioni d’ambito e i consorzi di bacino  di cui alla  l.r. 24/2002 sono sciolti o posti in liquidazione, senza necessità ulteriore atto o deliberazione e si estinguono in conformità alle norme che li disciplinano”.  Non di secondo rilievo la livellazione dei costi verso l’alto per i comuni virtuosi in quanto la vigente legge n. 23/2015 “ riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della legge 7 Aprile 2014, n. 56 all’art. 7 comma 2, lettera B) stabilisce che: “la città Metropolitana e le Province esercitano le funzioni concernenti i conferimenti separati , la raccolta differenziata, la raccolta ed il trasporto dei rifiuti garantendo la partecipazione diretta  dei Comuni”. Tale disposizione è fortemente messa in discussione dal DDL 217 che farà si che le criticità gestionali di taluni consorzi esistenti si riversino su tutto il territorio incidendo negativamente e provocando oltre ad un accentramento fine a se stesso un aumento della TARI per coloro che avevano operato in maniera virtuosa. Come se non fosse sufficiente il maggior accentramento delle competenze con relativi aumenti dei costi di gestione come sopra sottolineato il DDL 217 non comporta alcuna tutela aggiuntiva per l’ambiente. All’interno del testo votato non si fa menzione a quanti impianti di incenerimento  saranno necessari nella Regione, che inevitabilmente passeranno in mano ai privati (esempio del Gerbido) con necessaria e conseguente minor considerazione dei pareri dei territori e dei cittadini. Questo disegno che viene spacciato per una lungimirante semplificazione ha il solo merito, negativo aggiungiamo noi, di allontanare gli enti locali e conseguentemente i cittadini dalla gestione e controllo di una materia così delicata ed impattante per tutti. Quelli qui soprascritti sono i principali ed esaurienti motivi che hanno portato il Gruppo regionale della Lega presente in consiglio ed il dipartimento nazionale ambiente ad esprimere parere contrario a tale DDL”.