Novara - Pronta replica di Giancarlo Locarni (capogruppo della Lega Nord in Provincia) alle sottolineature di Roberto Leggero sul caso Bossi-Belsito-Mauro che ha coinvolto negli ultimi giorni il Carroccio.
"Capisco - scrive - la frustrazione dell’esponente del Pd Roberto Leggero con qualifica di responsabile, all’interno del suo partito, al contrasto alla criminalità organizzata e mafie sull’ingerenza delle attività malavitose all’interno dei partiti, frustrazione a mio pensiero e non solo all’incapacità del signore sopra citato ad ottenere risultati plausibili, in quanto si sta per perdere il conteggio degli inquisiti all’interno del suo stesso partito. Detto questo vorrei porre in evidenza il malcostume italico di evidenziare alcune presunte irregolarità altrui per nascondere la molteplicità di azioni non proprio trasparenti, per usare un eufemismo, insite nella propria zona politico-filosofica di appartenenza, detto ciò non possiamo che essere tutti d’accordo sulla lotta senza indugi che bisogna avere nei confronti dei criminali, che siano essi semplici ladruncoli o associazioni organizzate come le mafie ma tutto questo deve avvenire con presa di coscienza collettiva al di fuori di schieramenti preconcetti che portano ad agire talvolta, come il sig. Leggero esemplifica con la sua azione comunicativa, in modo strumentale senza quel costrutto fondamentale che ognuno di noi deve esigere ancor prima da se stesso che dagli altri. Noi, concludendo, non abbiamo alcun timore a confrontarci con esponenti di colore politico diverso dal nostro, sempre che il confronto sia per il tentativo di porre rimedio ad azioni poco lecite e non soltanto, come recitava un vecchio adagio popolare, per vedere la pagliuzza nell’occhio altrui e non la possibile trave nel proprio".