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Locarni: Ma Rossi conosce il territorio novarese?

Gian Carlo Locarni (Lega Nord)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Gian Carlo Locarni, responsabile delle tematiche ambientali per la Lega Nord Novara: "Vorrei sottolineare come le affermazioni lette sugli organi di stampa da parte del consigliere regionale Domenico Rossi in merito alla ricerca di idrocarburi sul territorio novarese, abbiano lasciato il sottoscritto e molti altri basiti, in quanto ci si domanda come sia possibile che alle affermazioni del consigliere regionale, che riteniamo corrette se nel merito si schiera con i si sindaci del territorio contrari alla devastazione dello stesso, seguano affermazioni le quali si domandano quale sia la vera vocazione del territorio interessato. Proprio perché il consigliere in questione è stato eletto sul territorio novarese, non si capisce come non possa  conoscere la vocazione del territorio stesso. Auspicando che sia solo distrazione e non una cortina fumogena per non far capire che il proprio partito di appartenenza (Pd), non sia poi così contrario alla ricerca di idrocarburi, come sembra dare ad intendere la collega assessore regionale Desantis, ci auguriamo che il consigliere faccia al più presto chiarezza. Sempre nelle proprie affermazioni il sopracitato consigliere afferma che sono in attesa del progetto di ENI per effettuare delle valutazioni, non di natura tecnica ma politica. Ora non si continua a capire a cosa serva il progetto di ENI se non per una disamina tecnica e quanto lo stesso sia slegato da una dinamica di valutazione politica. Ricordo che i colleghi del consigliere Rossi, nelle passate amministrazioni sia provinciali che regionali quando gli stessi erano in opposizione, non si risparmiarono ad affermare il proprio diniego alla ricerca di idrocarburi presentando anche interrogazioni a tutti i livelli legislativi. Non vorremo che ora che l'amministrazione regionale è dello stesso colore a loro più confacente, l'unica reale cosa che stia a cuore siano le Royalty che in futuro, per ENI positivo per il territorio no, possano derivarne. La discussione politica dovrebbe incanalarsi in un percorso di salvaguardia del territorio stesso, dato che sulle alte professionalità dei funzionari e dirigenti, siano essi provinciali che regionali, non vi sono dubbi si dovrebbe pensare a come porre un freno alla devastazione territoriale ed intraprendere il reale percorso e concreta vocazione dei territori interessati, certo avvicinandosi il traguardo dell'anno 2020 bisognerebbe incrementare lo sviluppo delle energie rinnovabili e non la ricerca obsoleta dei combustibili fossili. Concludo con un auspicio di ravvedimento da parte dell'amministrazione regionale e che si possa concertare, senza distinzione filosofica di sorta, il reale bene del territorio per la concreta salvaguardia dei cittadini".